Strumenti Federalberghi ritiene infatti ancora insufficienti le misure del decreto rilancio e inefficace lo strumento dei voucher, che non immettono liquidità vera nelle imprese, quella liquidità di cui invece hanno disperatamente bisogno per riuscire a traghettare nel post emergenza. “L’accesso al credito con gli strumenti previsti dal Governo – evidenzia ancora Martucci – si è dimostrato fin da subito un fallimento, tali e tanti sono i vincoli posti dalle banche nonostante la garanzia statale. Attività come gli alberghi, i cui fatturati molto più di altri settori sono stati falcidiati e continueranno ad esserlo dalle misure anti Covid, dagli ostacoli al movimento e dagli effetti psicologici determinati dalla pandemia, sono quelle che hanno le maggiori difficoltà ad ottenere finanziamenti. Occorrono dunque risorse a fondo perduto, il cosiddetto danno indiretto, al pari di quanto fatto in occasione degli eventi sismici. Rispetto ai provvedimenti del Governo molto meglio è il bando Re-Start della Regione Umbria, per quale probabilmente saranno necessarie ulteriori risorse data ad ora l’entità delle domande già presentate. Un’altra criticità con la quale dobbiamo fare i conti è legata ai protocolli per la ripartenza, che sono inadeguati o lacunosi per molti aspetti”.
Comuni Infine, Martucci la rivolge infine ai Comuni: “Stiamo ancora aspettando risposte concrete dai Comuni di Terni, Orvieto, Narni e gli altri del territorio circa la nostra richiesta di azzeramento di Imu, Tari e imposta di pubblicità. Non è accettabile che si continui a dire che il turismo è strategico per il nostro territorio e le nostre città e poi, nel momento dell’emergenza, i Comuni accampino i soliti problemi di bilancio da far quadrare e rifiutino di assumere decisioni certamente difficili da gestire, ma assolutamente necessarie per assicurare la sopravvivenza del tessuto economico. I nostri amministratori dovrebbero capire che se le imprese muoiono, gli introiti delle imposte non mancheranno per un anno, ma per sempre, e dovrebbero agire di conseguenza, facendo scelte coraggiose e lungimiranti. Vogliamo oggi più che mai meno affermazioni di principio sulle centralità del turismo nell’economia delle nostre città e più fatti concreti”.
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