PERUGIA– “Quella di individuare strategie condivise è una esigenza che ho espresso da tempo, anche durante le sedute della Conferenza delle Regioni. Spesso, infatti, si parla di rilancio di Nord e Sud d’Italia, dimenticando una parte di territorio che fa da cerniera tra quelle due realtà e che ha un peso specifico importante per l’intero Paese, rappresentato dall’Italia centrale”.
Progetti E’ quanto ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nel corso della videoconferenza stampa, a cui ha partecipato assieme ai governatori dell’Abruzzo, del Lazio, della Toscana e delle Marche, per discutere di progetti condivisi che coinvolgano il Centro Italia. “L’incontro di oggi – ha sottolineato la presidente – allarga ancora di più la discussione con l’apporto di Lazio e Toscana dopo che nei mesi scorsi erano state aperte le interlocuzioni con Marche e Abruzzo”.
Connessione “Oltre alle tematiche infrastrutturali, materiali ed immateriali, che permettono connessione sia con le aree interne delle varie regioni, sia con il resto del Paese, è imprescindibile – ha precisato Tesei – la nascita di un tavolo per discutere del fondamentale tema dello sviluppo industriale ed economico che deve vedere le Regioni del Centro Italia non in competizione tra loro, ma unite intorno a progetti strategici che il Governo dovrà sostenere con importanti investimenti al fine di aumentare l’attrattività industriale dei nostri territori”.
Il Pd “Il tavolo di coordinamento tra le Regioni del centro Italia, avviato ieri e promosso dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sia un punto strategico per una gestione ottimale delle risorse del Recovery fund che veda l’ Umbriaprotagonista”. Così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, in merito alla riunione di ieri tra i presidenti di Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. “La macroregione del centro Italia – spiega Bori, secondo quanto riferisce un comunicato della Regione – conta 13,1 milioni di abitanti, pari al 22 per cento del totale d’ Italia, 418,1 miliardi di Pil, pari al 23 per cento di quello nazionale e 1.477.000 imprese. Numeri importanti, dunque, che fanno del territorio un’ area baricentrica per lo sviluppo. La presenza della Capitale è, di certo, strategica, ma qualsiasi iniziativa non potrà neanche ignorare le tante aree interne di cui il centro Italia è ricco. Per questo, l’ auspicio è che il tavolo produca quanto prima un progetto, da presentare al Governo, che metta a fuoco progetti di infrastrutture materiali e immateriali, per garantire sviluppo economico grazie alle tante risorse del Next Generation Eu”.