PERUGIA – Un potente sisma è stato avvertito per tutta l’Umbria e l’intera Italia Centrale nelle prime ore della mattina di mercoledì 9 novembre. La scossa avvertita ha avuto una magnitudo di 5.7 ed è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) al largo delle Marche, al largo delle coste adriatiche della Provincia di Pesaro-Urbino. E’ stata seguita da altri due terremoti di magnitudo 3.1 e 3.4.
Nessun danno in Umbria Nessun danno è al momento segnalato in Umbria. Lo ha riferito l’ ingegner Stefano Nodessi Proietti, responsabile della Protezione civile in Umbria sentito dall’Ansa. La Protezione civile ha quindi subito attivato le verifiche insieme ai vigili del fuoco.
Altre scosse Sono state numerose le scosse di terremoto rilevate dai sismografi dell’Ingv nell’area marittima interessata dal sisma. Dopo quella di 5.7 alle 7.07, ne è seguita un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. Poi tra le 7.15 e le 7.35. L’Ingv ha segnalato altre nove scosse da 3.6 a 2.4.
Nessun danno in Umbria
“Nessun danno è stato segnalato in Umbria”: a dirlo all’Ansa è l’assessore regionale alla Protezione civile Enrico Melasecche dopo la forte scossa di terremoto registrata davanti alla costa marchigiana. Ha così confermato gli esiti dei primi controlli svolti insieme ai vigili del fuoco che comunque stanno proseguendo. Melasecche si è messo subito in contatto con il dirigente della Protezione civile Stefano Nodessi. “Mi ha confermato – ha ribadito – che dalle verifiche compiute dal nostro personale e dai vigili del fuoco non risultano danni o segnalazioni di particolari problemi”.
Nessuna richiesta di sopralluogo
Nessuna richiesta di sopralluogo o controllo è giunta alla Protezione civile dell’Umbria in seguito al forte terremoto registrato poco dopo le 7 in mare davanti alla costa pesarese, nelle Marche. Nella regione non risultano al momento alcun tipo di danni e le scuole sono tutte regolarmente aperte. Lo ha reso noto la stessa Protezione civile della Regione e dall’Ufficio scolastico. In Umbria la scossa più forte, quella di magnitudo 5.7, è stata praticamente percepita in tutto il territorio ma in maniera piuttosto lieve. E’ durata un trentina di secondi e non ha creato allarme tra la popolazione. Anche ai Vigili del fuoco non sono arrivate richieste d’intervento.
Il traffico ferroviario
Il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. Nessun treno è fermo in linea. Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada, alcuni dei quali sono stati attivati dopo le 9. Le verifiche potrebbero procedere fino alle ore 12. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico. Quando sono le 9.15 due treni, uno da Foligno ad Ancona e l’altro da Roma ad Ancona, registrano rispettivamente 75 e 30 minuti di ritardo. Il Frecciabianca Ravenna-Roma porta 180 minuti di ritardo, stando al monitor di Rfi. Non risultano treni in transito sulla tratta Fossato di Vico Foligno, mentre nel tentativo di prenotare un treno il primo che viene indicato è quello che parte alle 13.50 da Ancona e arriverebbe a Roma Termini alle 18. Il sindaco di Senigallia ha disposto la chiusura di delle scuole di ogni ordine e grado per avviare la verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici.