TERNI – L’Unione sindacale di base del lavoro privato di Terni non molla la presa rispetto al progetto del Comune di cedere quote dell’azienda pubblica sul mercato.
Usb sulle barricate “In questi giorni registriamo con forte preoccupazione, che si stanno tenendo incontri dai quali si sta escludendo una parte della rappresentanza sindacale dei lavoratori di Asm. Tavoli con altre organizzazioni sindacali nei quali si cerca di “indorare” la pillola della vendita delle quote di Asm e far credere ai lavoratori che tale vendita produrrebbe addirittura dei vantaggi per loro. Abbiamo purtroppo il timore che il netto “no” opposto dalle rsu di Asm verrà tradito in nome delle compatibilità di mercato, delle logiche del meno peggio, dalla retorica dell’efficientismo del privato o dell’ingresso di partner pubblici. L’Usb ritiene inaccettabile che la proprietà si scelga gli interlocutori sociali con cui confrontarsi sul futuro di Asm e che il futuro dell’azienda debba ritenersi già segnato, nel nome degli equilibri di bilancio. Le recenti dichiarazioni della proprietà e dell’ad, per quanto cerchino di rappresentare un quadro roseo in caso di vendita ad altre società pubbliche di quote Asm è invece a nostro avviso foriero di ulteriori cessioni. L’Usb auspica che il Comune di Terni voglia ripristinare il più ampio e partecipato confronto su una tematica che investe una delle aziende più importanti del territorio. L’Usb ha ricevuto un chiaro mandato dalle rsu e dai lavoratori, volto alla difesa delle finalità pubbliche e sociali dell’Asm. Per questi motivi, laddove la proprietà volesse confermare la chiusura al dialogo procederemo nei prossimi giorni a proclamare lo stato di agitazione”.
