TERNI – Un tributo che diventa un evento vero e proprio, con due concerti in altrettanti palazzi storici del centro città e poi l’evento clou conclusivo, l’esibizione di Raphael Gualazzi “sulle” acque del lago di Piediluco. Da giovedì a sabato ecco di nuovo il Tributo a Sergio Endrigo, dedicato al popolare cantautore istriano e morto 16 anni fa, le cui spoglie sono conservate nel cimitero della città umbra, nella tomba della famiglia della moglie. L’avento è giunto alla nona edizione
Terni canta Endrigo Nei primi due giorni si svolgerà la rassegna musicale “Terni Canta Endrigo”, durante le quali saranno alcuni artisti ternani a rendere omaggio all’artista. La prima serata denominata “Classic”, in acustico e dedicata ai solisti, si terrà nel cortile seicentesco di palazzo Morelli. Protagonisti saranno il coro polifonico “Coroingrado” diretto dal Maestro Emanuela Della Torre, gli artisti della scuderia CasaMusica/Just Hit Records Tony Bartolotta in arte Y-noT e Nicolò Angelosanti in arte Nartico, poi Barbara Perello in arte e Azzurra. Infine sarà la volta di alcuni allievi della scuola musicale Musikarte.
La seconda, denominata “Contemporary” e pensata per i gruppi musicali, si svolgerà nel cortile del’ 700 di palazzo Fabrizi. Saranno protagonisti Black Sheeps, Massimo Bartolucci, i Tamburo’ e i Little Peter and Wolf.
Gualazzi sul Lago. Il concerto finale avrà invece per la prima volta come suggestivo scenario il lago: sabato, al centro remiero Paolo D’Aloja di Piediluco, Gualazzi si esibirà su una piattaforma galleggiante a breve distanza dalla riva, con il pubblico che potrà assistere dal lungo lago. Ad aprire lo show la giovanissima cantante Stella, appena 15 anni. A presentare tutto sarà il conduttore ternano Raffaele Rifolo Riccardi.
Dura polemica. La conferenza stampa è stata caratterizzata da una forte polemica da parte di Michele Rossi, che oltre ad essere il presidente di Terni Città Futura che organizza l’evento è anche consigliere comunale di maggioranza. Bersaglio, l’assessore alle politiche giovanili Elena Proietti ed i 45000 di soldi pubblici spesi per il concerto di Sangiovanni domenica sera: “Noi non facciamo un evento estemporaneo, andiamo avanti da nove anni e che porta sempre qualcosa alla città, con ricadute comprovate. Dalle casse comunali non c’è stato nessun aiuto a sostenere l’evento. Noi siamo un’altra cosa. Non vuol dire che l’altra cosa sia sbagliata ma forse meritiamo la stessa considerazione”