TERNI – I quattrini dei canoni idroelettrici che la Regione voleva riversare, praticamente per interno entro quest’anno, nelle casse del Comune di Terni, a fronte di alcuni progetti, rischiano seriamente di andare per aria. Almeno, in teoria.
Stop insidioso Eh sì, perché, tra feroci polemiche politica e diatribe in punta di cavillo normativo, le cose sembrano proprio allungarsi, con esiti imprevedibili. La seconda commissione del consiglio regionale, presieduta da Eros Brega, ha infatti deciso all’unanimità di rinviare la discussione e il successivo parere sull’atto della Giunta regionale relativo agli “interventi a favore degli enti locali interessati dalle attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico e all’approvazione dello schema di protocollo di intesa tra la Regione Umbria ed il Comune di Terni”.
Ufficio legislativo Il rinvio, proposto dal presidente Brega, è stato stabilito in ragione di quanto evidenziato nel documento stilato dall’Ufficio legislativo dell’assemblea, in cui emerge che “non è chiaro se la Giunta regionale abbia adottato criteri e modalità preordinate alla concessione di contributi, per garantire trasparenza e mettere tutti i Comuni interessati nelle stesse condizioni”. Forse bocciatura della legge regionale in materia è dir troppo, ma certamente uno stop (momentaneo?) in virtù di una situazione giudicata non chiarissima.
La lettera dei sindaci minori Prima di votare il rinvio il presidente della seconda commissione ha informato i consiglieri regionali di non aver ricevuto risposta alla lettera con cui chiedeva alla presidente della Giunta di avere chiarimenti sull’atto in discussione, mentre “i sindaci di Ferentillo, Montefranco, Polino, Alviano, Baschi e Montecchio – ha rimarcato Brega – hanno manifestato (come lanotiziaquotidiana.it aveva anticipato, ndr) interesse a conoscere le modalità attraverso cui essere coinvolti nelle procedure di assegnazione dei contributi: tutti elementi che, uniti al documento dell’Ufficio legislativo, dimostrano ulteriormente l’esigenza di fare chiarezza e trasparenza sulla procedura adottata”.
Scadenza-tagliola Infine – elemento ulteriore che complicherebbe la vicenda – la Ragioneria generale della Regione avrebbe indicato una data, quella del 15 dicembre prossimo – quale scadenza utile per erogare i due milioni dei canoni idroelettrici a valere sul 2016.