TERNI– Era stato condannato nel 2017 In primo grado ad un anno e sei mesi di reclusione per turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente. Martedì, in appello, l’ex assessore al bilancio del Comune di Terni esce assolto dal processo “Spada-bis”, quello che originò le dimissioni dell’allora sindaco Leopoldo Di Girolamo e di tutta la sua Giunta. Assolto con formula piena “perchè il fatto non sussiste”. Così dice la corte d’appello di Perugia rispetto all’accusa che muoveva il processo, incentrata sull’affidamento di consulenze da parte di alcune società partecipate dal Comune di Terni. Stessa sentenza anche per il co-imputato, il commercialista riminese Roberto Camporesi, ovvero colui che per l’accusa aveva ricevuto gli incarichi di consulenza. Per entrambi è scattata anche la revoca delle statuizioni civili decise dal giudice di prima istanza, che prevedevano un risarcimento di 60 mila euro nei confronti del Comune di Terni.
Si chiude il cerchio
Dunque con questa assoluzione si chiude la vicenda. Il processo aveva già visto le assoluzioni, in abbreviato e poi anche in appello, di Stefano Mustica e Vincenzo Montalbano Caracci ex amministratori rispettivamente di Farmacia Terni e di Terni Reti, Donzelli e nel giudizio ordinario, dell’ex dirigente comunale Maurizio Galli.
Il primo filone dell’operazione “Spada” il 2 maggio del 2017 aveva portato agli arresti domiciliari l’ex sindaco Di Girolamo e l’ex assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari. Nell’ottobre del 2020 entrambi erano stati assolti con formula piena dal tribunale di Terni, insieme agli ex assessori Roberto Fabrini, Daniela Tedeschi, Francesco Andreani, Renato Bartolini, Emilio Giacchetti, Simone Guerra, Francesca Malafoglia, Marco Malatesta, Libero Paci, Sandro Piermatti, Silvano Ricci, Giorgio Armillei, Cristhia Falchetti Ballerani, agli ex dirigenti comunali Renato Pierdonati e Luciano Sdogati, al funzionario comunale Federico Nannurelli ed a Carlo Andreucci della Coop Alis.
La nota del Pd
Così in una nota commentano i consiglieri comunali del Pd Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis. “Oggi si scrive un’altra bella pagina per tutti i cittadini ternani, che credono nella giustizia e nella correttezza dell’azione amministrativa. L’assoluzione in appello per lo “Spada bis” perché il fatto non sussiste, per l’ex amministratore Vittorio Piacenti D’ubaldi non è una vittoria del centrosinistra, ma è una bella notizia per chi crede che il confronto politico vada combattuto solo con gli strumenti della politica. Viene finalmente restituito l’onore ad un uomo per bene, che in questi anni ha subito accuse prive di riscontro, che soprattutto ha subito la pena accessoria del discredito personale, dei facili giudizi e sentenze di chi ha lavorato per imbarbarire i rapporti personali. Il gruppo consiliare del Pd ha sempre rivendicato la necessità di aprire una nuova stagione politica e amministrativa, ed ha sempre creduto nella correttezza degli ex amministratori. Il pensiero del gruppo del Pd va a Vittorio per le sofferenze individuali e familiari di questi anni. Oggi per Vittorio ma anche per noi e come detto per i cittadini ternani, è una bella giornata, perchè.viene scritta una ulteriore pagina destinata a rimanere nella storia di questa città. La caccia all’avversario, non sembra aver fatto bene a Terni. Il Partito democratico rilancia il proprio impegno, essendo ancora più forte e con un nuovo slancio per le sfide del futuro”.