Terni, le cifre del bilancio riequilibrato: ‘tesoretto’ dalle multe e tagli per 500.000 euro
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Palazzo Spada, sede del Comune di Terni
TERNI – Una manovra difficile, oltre 6 milioni complessivi, per riequilibrare un bilancio in rosso. Il Comune di Terni ha diffuso in una nota i dettagli delle operazioni che saranno effettuate e c’è poco da stare allegri. Niente tagli lineari, come ha affermato il sindaco ma diverse tariffe che aumentano. La Giunta comunale ha poi deciso per un taglio di un ulteriore 10% sui propri emolumenti in aggiunta a quello previsto per legge di pari entità e già annunciato.
Il documento contabile passerà ora in consiglio comunale, dove ovviamente l’approvazione è scontata, poi però fra circa un mese sarà al vaglio degli uffici competenti del ministero dell’Interno con cui si aprirà una fase di interlocuzione sino alla definitiva approvazione, secondo le severe procedure imposte dal dissesto finanziario in cui il Comune di Terni si trova.
Le cifre. Il bilancio riequilibrato riguarda una cifra complessiva di spesa corrente al netto del fondo crediti di dubbia esigilibità a 102.564.282 e comporta per il 2018 un potenziale di spesa impegnabile di 93.093.555 euro, con un taglio di circa 3 milioni.
Sul fronte delle entrate, le fonti maggiori saranno gli affitti (canoni di concessione) dell’Aviosuperficie Alvaro Leonardi e del parcheggio San Francesco. Si tratta di aree che sin qui il Comune aveva concesso gratuitamente e sulle quali invece ora Palazzo Spada percepirà un introito. Soldi entreranno anche dal contratto di gestione dei parcheggi di superficie con l’aumento della quota dovuta da TerniReti, dalla tassa di soggiorno, dall’affitto dei locali della farmacia Falchi, dall’aumento economico delle multe per chi violerà i varchi elettronici: 3,2 milioni complessivi di entrate.
Risparmi Sul fronte dei risparmi, oltre 500 mila euro derivano da minori consumi idrici e della pubblica illuminazione; altre poste sono state ricavate da manutenzioni varie (comunque in gran parte garantite), dal taglio di alcune spese inerenti il personale (tagli ai premi dei dirigenti e tagli degli straordinari), dal trasporto scolastico, da indennità di carica del presidente del consiglio comunale e dei consiglieri comunali, quest’ultime rese possibili dal fatto che dal marzo al luglio 2018 tali organismi non si sono di fatto riuniti.
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