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Terni, il M5S vuol sapere se il sindaco è indagato: Di Girolamo li accontenta

TERNI – Oh bella. L’intero gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle di Terni vuole formalmente sapere se il sindaco Di Girolamo è indagato, attraverso una interrogazione urgente inviata al Comune via Pec nella tarda serata di venerdì 2 dicembre.

L’interrogazione “Premesso – si legge nell’interrogazione pentastellata – che le vicende giudiziarie denominate ‘Operazione Spada’ che hanno interessato negli ultimi giorni la città destano estrema preoccupazione nei confronti dei cittadini e in particolare in alcune categorie di lavoratori; Considerato che con la sottoscrizione della Carta di Pisa il sindaco Leopoldo Di Girolamo si è impegnato di fronte a tutti i cittadini “…in presenza di indagini relative alla sua attività politica o amministrativa l’amministratore deve assicurare la massima collaborazione con gli inquirenti, astenendosi da qualsiasi azione od omissione volta a ostacolarne l’attività e facendosi carico di chiarire pubblicamente la sua posizione nei confronti delle ipotesi accusatorie…”, che il sindaco si è impegnato inoltre “…In caso sia rinviato a giudizio o sottoposto a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti, e ogni altra fattispecie ricompresa nell’elenco di cui all’articolo 1 del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta 12 del 18 febbraio 2010, l’amministratore si impegna a dimettersi ovvero a rimettere il mandato…”, interroga il sindaco per sapere se abbia ricevuto avvisi di garanzia o se abbia notizia del suo diretto coinvolgimento in indagini a suo carico. Contestualmente alla presente, chiediamo la convocazione di un consiglio straordinario sul tema, prima del 12 dicembre 2016, durante il quale ricevere puntuale risposta alla stessa”.

Il sindaco risponde A stretto giro di posta lo stesso sindaco Di Girolamo esaudisce la curiosità pentastellata: “Non ho avuto alcuna comunicazione in tal senso, né sono a conoscenza di una situazione del genere. Sono invece convinto che la correttezza e la trasparenza del mio operato non possa dar luogo a fraintendimenti. Ribadisco anche in questa occasione la massima fiducia verso l’operato della magistratura. Rilevo che anche in questa occasione una parte delle forze politiche di opposizione non sa fare altro che invocare giustizia sommaria, dimostrando la mancanza di cultura democratica, di rispetto delle garanzie costituzionali e procedurali. È ancora più triste constatare che questa sia la loro unica proposta politica, del tutto priva di programma di governo per la città. Terni è una grande città del centro Italia che ha bisogno di occasioni di sviluppo e di progresso e di una classe dirigente che se ne faccia carico. Tutto il resto sono grida, insulti, accuse infondate che servono solo a degradare ancora di più il confronto politico e civico”.

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Andrea Giuli
Andrea Giuli
Redattore

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