Trivialità e riferimenti sessuali
I contenuti sono fatti di trivialità e riferimenti sessuali che sarebbero stati, falsamente, attribuiti al religioso. Negli stessi scritti, ma anche in lettere fatte recapitare a due cardinali e al vicario generale della diocesi, si accusa – altrettanto falsamente – l’ex vescovo Piemontese di coprire le presunte ‘malefatte’ del parroco. All’origine della vicenda, secondo gli inquirenti, ci sarebbero dissapori interni alla parrocchia collescipolana. Nell’ultima udienza sono stati sentiti testi sia dell’accusa sia delle parti civili, poi l’udienza è stata aggiornata al prossimo 4 maggio.