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Ternana, un punto e a capo: i rossoverdi stoppano la capolista Frosinone (1-1)

Frosinone-Ternana 1-1

FROSINONE (4-4-2): Bardi; Ciofani M., Brighenti, Ariaudo, Mazzotta; Churko (19’st Kragl), Gori (29’st Frara), Sammarco, Soddimo (42’st Cocco); Ciofani D., Dionisi. A disp.: Zappino, Crivello, Russo, Gucher, Volpe, Pryyma. All.: Marino
TERNANA (4-3-1-2): Aresti; Zanon, Masi, Valjent, Germoni; Defendi, Palumbo (29’st Di Noia), Petriccione; Falletti (50’st Surraco); Palombi (38’st Sernicola), Avenatti. A disp.: Di Gennaro, Meccariello, Bacinovic, Di Livio,  Battista, Contini. All.: Carbone
ARBITRO Marini di Roma 1 (assistenti: Baccini-Lanotte IV Uomo Marchetti)
MARCATORI: 13’pt Ariaudo (F), 41’pt rig Avenatti (T)
NOTE: Giornata fresca, terreno di gioco in buone condizione. Spettatori 4000 circa. Ammoniti: Petriccione (T), Gori (F), Ciofani M (F), Ariaudo (F), Aresti (T). Calci d’angolo: 12-2. Recupero 1’pt 5’+1’st

FROSINONE – A volte la grinta e un pizzico di fortuna possono bastare anche contro avversari nettamente più forti. La Ternana torna da Frosinone con un punto pesantissimo, ottenuto in casa della capolista al termine di un match a senso unico, nel quale la squadra di Marino ha sciorinato il maggior tasso tecnico.  Pari meritato, quello rossoverde, perchè pur soffrendo, l’undici di Carbone ha tenuto bene il campo, con una retroguardia accorta contro la quale gli avanti laziali hanno sono andati spesso a sbattere. In gare come queste, l’organizzazione difensiva fa la differenza e quella della Ternana stavolta è stata impeccabile. Fa eccezione l’errore di Aresti sul gol di Dionisi, ma il portiere poi ha avuto modo di riscattarsi. Avenatti ancora cecchino su rigore: il ragazzo c’è ed è una buona notizia.

La partita. Carbone conferma lo stesso undici che ha battuto la Virtus Entella, coi rientranti Meccariello e Surraco entrambi in panchina, mentre fra i ciociari l’ucraino Churko vince il ballottaggio con l’ex rossoverde Frara come esterno di centrocampo per al posto dello squalificato Paganini. Panchina per l’ex grifone Adriano Russo, in campo l’altro ex ternano Manuel Ciofani e il fratello Daniel, ex di Perugia e Gubbio.

Alberto Masi
Alberto Masi

Troppo Frosinone per i rossoverdi. Il gap tecnico e d’esperienza c’è tutto e si vede e del resto i ciociari non sono primi per caso. Per mezzora abbondante è un monologo gialloblù, con la Ternana che si affaccia seriamente dalle parti di Bardi per la prima volta solo in occasione del calcio di rigore. Nella prima metà tempo, fra l’altro, i rossoverdi vanno anche molto spesso in difficoltà sulle giocate veloci del trio Soddimo-Ciofani-Dionisi. Il primo a farne le spese è Palombi che al 6′ sbaglia l’appoggio e apre il varco a Dionisi, il quale si fa largo in area e scaglia un destro forte ma centrale che Aresti para. Il Frosinone fa il bello e il cattivo tempo: al 12′ su corner di Soddimo, Dionisi va al tiro due volte, in entrambi i casi murato da Zanon. Schiacciata nella sua area, la Ternana va in bambola e Aresti cucina la frittata indigesta: desto di Soddimo che il portiere non trattiene, Brighenti tocca per Ariaudo che mette in rete, la seconda di fila dopo quattro anni di assenza.

La reazione rossoverde sta tutta in due conclusioni di Falletti e Palumbo, poi il Frosinone innesta di nuovo il turbo: al 29′ Dionisi lancia Ciofani, Zanon vince il duello spalla a spalla e l’ex Perugia, Gubbio si lascia andare ma l’arbitro non cade nel tranello. La punizione di Falletti, concessa per un inutile colpo d’anca di Soddimo a Zanon è un nuovo sussulto rossoverde, quindi al 34′ Dionisi va di nuovo al tiro dopo un’azione corale tutta di prima: para Aresti. Quando il Frosinone allenta la briglia, la Ternana ne approfitta e alla prima occasione pareggia: minuto 39′, cross di Defendi e colpo di testa di Palombi che sbatte sul braccio di Matteo Ciofani; il tocco è involontario ma danneggia l’azione. Rigore che Avenatti trasforma di piatto.

Il pareggio inatteso destabilizza la formazione di Marino che si innervosisce: l’entrata coi tacchetti di Gori sulla nuca di Petriccione era da espulsione, Marini grazia il centrocampista e lo ammonisce soltanto. Il tempo si chiude sulla giocata Dionisi-Ciofani, risolta da Masi.

Felipe Avenatti
Felipe Avenatti

Ripresa. Al rientro in campo leit motiv è lo stesso: Frosinone che attacca, Ternana che cerca di arginare le giocate. L’inizio però è rossoverde:  contropiede di Palumbo, poi Palombi trova Zanon il cui cross, è però lento e facile per Bardi. Soddimo e Dionisi seminano il panico in area Ternana, Masi e Zanon si salvano come possono, poi contatto Palumbo-Sammarco  e punizione di Soddimo che spaventa i rossoverdi. Ternana frenata anche dalla paura di sbagliare: il disimpegno errato palla a terra al minuto 10, è un chiaro segnale dell’insicurezza di fronte ad una squadra come quella ciociara meglio organizzata e più rapida. Ma non così scaltra: per la seconda volta infatti, Ciofani tenta di ingannare l’arbitro (13′) buttandosi a terra, stavolta dopo aver strattonato Masi: niente rigore.

La ripartenza di Falletti (14′) e successivo scambio con Avenatti risvegliano la fase offensiva rossoverde: il tiro è però troppo alto. Davanti la Ternana ogni tanto si vede, in mezzo è in evidente affanno, che però i ciociari non riescono a sfruttare a loro vantaggio anche grazie ad una buona organizzazione difensiva rossoverde. L’ingresso di Kragl per lo stanco Churko è una manna per Marino: il tedesco si fa infatti vedere un paio di volte subito nei primi 5′, prima trovando la chiusura di Valjent e poi su una punizione che finisce a lato di pochissimo. Anche Falletti però non è da meno: la sua giocata della mezzora dopo un recupero di Masi costringe Bardi alla deviazione in angolo.

Il tedesco è pericolosissimo anche su calcio franco: quella concessa al 35′ per un fallo di Masi su Ciofani è un siluro che Kragl stampa sulla traversa, complice anche l’intervento di Aresti. Poco dopo, sempre lui e sempre su calcio di punizione, spedisce alto di poco. Carbone, che prima aveva inserito Di Noia per Palumbo, rinforza la mediana inserendo Sernicola al posto di Palombi. La spinta ciociara però non si esaurisce: al 39′ cross di Kragl, Valjent anticipa Aresti e manda in angolo (saranno 13 alla fine per i locali); sugli sviluppi sempre lo slovacco precede bene il colpo di testa di Brighenti. Cocco, appena entrato tenta il colpaccio, trovando però la respinta di Aresti (e il fischio dell’arbitro per un offside), il cambio nel recupero di Falletti con Surraco poi più niente. Finisce pari, sta senz’altro meglio ai rossoverdi.

 

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Emanuele Lombardini
Emanuele Lombardini
Giornalista, cittadino d'Europa

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