Stroncone, abbazia di San Benedetto in Fundis, tesoro dimenticato: incontro per riscoprirla
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STRONCONE – “Nos qui fuimus in gastaldato Teramnano” è il titolo dell’incontro promosso dal Comune di Stroncone, che Corrado Mazzoli, giornalista e storico ternano terrà venerdì 14 dalle ore 17.30 presso la sala lettura dell’ex lavatoio di Stroncone per la riscoperta e la valorizzazione dell’Abbazia di San Benedetto in Fundis, una perla incastonata fra le montagne stronconesi ricca di storia, ma ormai in stato di semi abbandono.
Sarà una rilettura, con nuove chiavi e nuovi documenti di uno studio che Mazzoli realizzò nel 1994, attingendo a documenti dell’ Archivio Storico di Stroncone e che ebbe una eco internazionale. In particolare ci si concentrerà sulla presenza monastica tra Umbria e Sabina dal X al XV secolo.
L’abbazia di San Benedetto in fundis è la realtà benedettina più importante del comprensorio ternano e del territorio sabino confinante. La fondazione, probabilmente precedente all’anno Mille, è strettamente collegata alla nascita dell’insediamento di Castrum Hugonis, entrambe costituiscono un nesso inscindibile. Partendo dai Longobardi, le incursioni saracene e le vicende del periodo, si ripercorrono più di cinquecento anni di storia locale, non solo di Stroncone, basata su documenti che richiamano abati, monaci, feudatari, i legami con Farfa, Stroncone, Terni e le comunità locali.L’incontro consentirà anche di ricostruire anche nuovi particolari della vita quotidiana nel borgo medievale, fare considerazioni sulla vita culturale del periodo e ragionare su ipotesi per la compiuta valorizzazione del sito.
(In alto, la video intervista a Corrado Mazzoli)
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