Spoleto, vertenza Maran: i lavoratori dicono sì alla proposta di Hoist
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SPOLETO – I lavoratori Maran ed R&S hanno votato favorevolmente la proposta Hoist (59 sì e 8 no i primi, 152 sì e 14 no gli altri). In un comunicato, l’ amministrazione comunale, “nel confermare, anche per il futuro, la massima attenzione alle relative vicende, che continueranno ad esser seguite con la dovuta cura, si augura che sia il primo passo di un percorso virtuoso connotato da serietà e affidabilità per la sicurezza di molte famiglie spoletine”.
Cgil “Con l’approvazione a larga maggioranza dell’accordo da parte dei lavoratori di Maran e R&S si chiude una pagina certamente difficile e dolorosa per gli stessi lavoratori, per il sindacato e per tutto il territorio. Ora però deve aprirsi una nuova pagina, nella quale ai sacrifici sopportati dalle maestranze corrispondano impegni e serietà da parte della nuova proprietà e la vicinanza concreta e il sostegno delle istituzioni a tutti i livelli”. Lo afferma Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia a margine dell’assemblea dei lavoratori Maran e R&S nella quale è stato approvato l’accordo che sancisce il passaggio dell’azienda a Nuova Maran (Hoist). “Ci tengo a sottolineare l’alta partecipazione dei lavoratori al referendum (oltre l’85%), segno di una gestione condivisa e partecipata della vertenza da parte delle categorie, che ringrazio. L’obiettivo primario che ci eravamo posti – conclude Ciavaglia – era quello di mantenere una realtà produttiva fondamentale per il territorio. E questo obiettivo, anche se con grandi sacrifici, è stato raggiunto”.
Cisl “Ancora una volta il comprensorio di Spoleto è costretto a perdere decine di posti di lavoro”: afferma il segretario regionale della Cisl, Riccardo Marcelli. “Rispetto a vertenze analoghe oggi c’è un’azienda, la multinazionale Hoist – prosegue Marcelli -, che ha deciso di investire sulle persone, chiamate comunque a supportare sacrifici. Dopo la ristrutturazione occorre ricapitalizzare l’azienda rilanciandola. Come Cisl invitiamo la politica locale e nazionale, le istituzioni e il governo ad intraprendere tutte le iniziative per sostenere la Nuova Maran e soprattutto il comprensorio, trasformando questo cambiamento in corso in opportunità. Tutti gli attori debbono ritagliarsi il proprio ruolo. I lavoratori accettando i sacrifici hanno cominciato già a farlo”.
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