PERUGIA – Ore 7.41, la terra torna ancora una volta a far paura sui Sibillini e in Valnerina. Dopo le forti scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 di mercoledì scorso, una nuova violenta scossa ha avuto luogo nella prima mattina di domenica 30 ottobre. Il sisma di magnitudo 6.5 avvenuto a 10 km di profondità, ha avuto epicentro nei comuni di Norcia e Preci. Si tratta del più potente sisma verificatosi in Italia dal terremoto dell’Irpinia del 1980, quando una scossa del 6.8 provocò circa 2500 morti e infiniti danni tra Campania e Basilicata.
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Situazione drammatica nel capoluogo nursino. Completamente distrutta la basilica di San Benedetto. I crolli hanno interessato anche le chiese di Sant’Antonio e dell’Addolorata. Sbriciolata la parte orientale delle mura urbiche. Castelluccio non esiste più. La perla dei Sibillini è andata completamente distrutta a causa del sisma del 30 ottobre. Numerosi i crolli a Preci. La centrale operativa del 118 riferisce di nove persone ferite tra Norcia e Cascia. Alcuni a causa di traumi riportati al torace sono stati trasferiti in elicottero all’ospedale di Foligno e in quello di Perugia. Una di loro sarebbe una donna, che presa dallo paura si è lanciata dalla finestra della propria abitazione. In una località al confine tra le due regioni, una donna sarebbe intrappolata sotto le macerie della propria abitazione. “E’ come se fosse espolsa una bomba”, ha detto il vicesindaco di Norcia, Luigi Altavilla. Complessivamente sarebbero circa 5000 gli sfollati, secondo il sindaco di Norcia Alemanno “Norcia non esiste più, gravissimi i danni al patrimonio della nostra comunità”, queste le parole dell’arcivescovo Renato Boccardo, che poi ha sottolineato: “La Basilica non esiste più, la Cattedrale ne è rimasta un terzo, la chiesa di Santa Rita è sprofondata, quella dell’addolorata crollata. Ma nonostante questo la vita continua, deve continuare continuare con forza nei confronti di una situazione sempre più precaria, il terrore non può durare all’infinito”. In fuga dalla Basilica anche le suore clarisse di clausura. L’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, sta gestendo la situazione sul fronte sanitario e sociale e tutti gli aspetti relativi alla collocazione dei pazienti degli ospedali evacuati e degli ospiti delle altre strutture sanitarie. È già stata allestita una posizione sanitaria avanzata di fronte all’ospedale di Norcia per garantire la prima assistenza.
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Interdetto l’accesso al centro storico della città, diventato ormai un’immensa zona rossa. Molti nursini stanno decidendo in queste ore di lasciare la città. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio arstico e culturale, nel primo pomeriggio sono riusciti a recuperare un’opera di grandissimo valore. Si tratta di una pala con raffigurata la Madonna. L’opera si trovava sotto le macerie di San Benedetto, ora sarà portata al sicuro in un deposito. Le vie di collegamento tra Umbria e Marche sono completamente bloccate. Molte le frane che si sono verificate lungo la Salaria e sulle altre strade. Fra Visso e Preci una parte consistente di montagna è franata sulla via. La Protezione civile invita chiunque – esclusi i mezzi di soccorso -a mettersi in viaggio verso le zone distrutte dal sisma. Sospeso anche il traffico ferroviario. Tantissima la gente che si è riversata in strada in vari comuni della regione. Edifici lesionati anche a Piediluco. A Preci distrutta l’abbazia di Sant’Eutizio, a Campi definitivamente al suolo la chiesa di San Salvatore.
Errani e Curcio: “Spostarsi non significa non tornare”. Visita del commissario per la ricostruzione Vasco Errani e del capo della protezione civile Fabrizio Curcio a Norcia: “Sarà una notte difficile – ha detto Errani- ma la gestiremo con le strutture collettive che stiamo mettendo in piedi. Il terremoto di stamattina ha cambiato lo scenario e ancora di più lo spirito e l’animo delle persone. La prima cosa che dobbiamo fare è rispettarle. Non ha senso dormire in macchina. Nessuno vuole deportare le persone. Vogliamo invece che abbiano la possibilità di vivere una notte tranquilla dopo una situazione così pesante. Dopo di che, insieme a loro e con loro troveremo le soluzioni. Questo è il percorso. Costruire oggi una strategia non ha senso perché dobbiamo gestire invece questa situazione”. Così invece Curcio: “Ribadiamo l’esigenza di aderire allo spostamento che è la soluzione migliore, che non significa non tornare, significa comunque gestire questi giorni che verranno in attesa della definizione di una strategia generale. Non c’è bisogno di soffrire ulteriormente. Spostarsi non significa non tornare ma passare la notte in condizioni oggettivamente migliori”.

Per motivi di sicurezza, l’ospedale di Cascia è stato evacuato. La Valle Umbra Servizi, società che gestisce la rete idrica anche della Valnerina, comunica che, al momento, a scopo precauzionale deve essere evitato l’utilizzo dell’acqua per usi alimentari a Norcia e Preci. Sono in corso verifiche in tutti i comuni dell’area della Valnerina. Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha reso noto che sono state disalimentate circa 15mila utenze elettriche. Danneggiati pesantemente a Norcia anche il Municipio e il Museo della Castellina.
La situazione negli altri comuni umbri Caduti pezzi di cornicione a Foligno. A Spoleto lesionati il tribunale, la chiesa del Sacro Cuore e abitazioni nel centro storico. Nella città del Festival disposta la chiusura, fino al 2 novembre, degli asili nido e dei servizi per la prima infanzia, dei centri diurni socio-riabilitativi per disabili minori e adulti e per anziani non autosufficienti, degli impianti sportivi pubblici, dei musei civici. Viene confermata, nell’ordinanza firmata dal sindaco Cardarelli, inoltre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, con sospensione anche delle attività non scolastiche che in esse si svolgono. E’ fatto divieto nell’intero territorio comunale di organizzare eventi di pubblico spettacolo fino al 2 novembre. Per assicurare e facilitare il transito dei mezzi di protezione civile, impegnati nei controlli e nelle verifiche, verrà prevista l’interdizione al transito veicolare e alla sosta nelle zone che verranno volta per volta segnalate con indicazione di percorsi alternativi. Si consigliano i cittadini residenti in centro storico di utilizzare i parcheggi di struttura (Spoletosfera e Posterna) che vengono messi temporaneamente a disposizione dei cittadini, in modalità totalmente gratuita. Viene però temporaneamente interdetto l’utilizzo dei percorsi meccanizzati e degli ascensori del sistema di mobilità alternativa.
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A Calvi dell’Umbria danni all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena. I sindaci di Amelia e Guardea hanno disposto la chiusura di tutte le chiese. Il sindaco Presciutti a Gualdo Tadino ha disposto la chiusura di tutti gli edifici pubblici. Ad Assisi sono già stati effettuati sopralluoghi all’ospedale, Porta Nuova e Basilica di San Francesco: tutto regolare. La squadra dei tecnici comunali abilitati ai sopralluoghi di verifica statica è a lavoro per verificare la stabilità di tutti gli edifici segnalati e non. Per tutti i cittadini che avessero esigenza di richiedere l’intervento delle squadre tecniche del Comune per sopralluoghi presso le proprie abitazioni private, è possibile contattare il numero attivo 0758138407. A Gubbio non si registrano danni. In via cautelativa in sindaco Stirati ha disposto la chiusura degli asili nido e revocato le limitazioni al traffico nel centro storico disposte per la festività di Ognissanti. A Perugia si è immediatamente riunito il Centro operativo comunale, con il sindaco Romizi, il vicesindaco Barelli, dirigenti e tecnici per monitorare in tempo reale la situazione in città. Confermata la chiusura degli asili nidi non solo pubblici ma anche privati e delle scuole materne per la giornata del 31 ottobre. A partire da domenica 30 e fino a nuova disposizione, sono chiusi con ordinanza del sindaco anche tutti gli edifici pubblici adibiti a manifestazioni varie sull’intero territorio comunale. Chiusa anche una parte della Rocca Paolina. I tecnici hanno accertato che tra la prima scala mobile, in uscita su piazza Italia, e l’area ingresso CERP, nonché in via Bagliona, tra l’ingresso al Book Shop e l’intersezione con via del Soccorso, sono presenti situazioni che, in via cautelativa, impongono ulteriori ispezioni da effettuarsi con attrezzature idonee. Per questo, con ordinanza del sindaco è stata disposta la chiusura della Rocca Paolina e delle scale mobili, nel tratto compreso tra la prima scala mobile, in uscita su piazza Italia, e l’area ingresso CERP, nonché in quello di via Bagliona, tra l’ingresso al Book Shop e l’intersezione con via del Soccorso. Resta invece possibile percorrere il tratto tra via del Parione e la menzionata Piazza del Circo. Si ricorda che per eventuali segnalazioni di danni i numeri da chiamare sono 075 5773116 e 075 5773117. Sono inoltre in fase di allestimento alcuni punti di informazione e assistenza, ubicati presso le seguenti strutture comunali: palasport di San Sisto; palasport di Ponte San Giovanni; nuovo CVA di Sant’Orfeto; palasport di San Marco; auditorium di Ponte Felcino, presso la scuola media. A Terni si è tenuta a palazzo Spada la riunione del Coc alla presenza del sindaco Di Girolamo, del vicesindaco Malafoglia e dirigenti della Protezione civile. Nessun danno particolare è stato registrato negli edifici. Villa Rinaldi è stata dichiarata inagibile. Qualche palazzo è stato transennato a Cesi, alla Cascata delle Marmore chiusa la torretta del belvedere. Domani saranno compiute verifiche in tutte le scuole, che domani rimarranno chiuse. Asili e monumenti rimarranno chiusi fino al 2 novembre a Narni. Ne dà notizia il sindaco Francesco de Rebotti che ha emanato stamattina un’ordinanza in merito al sisma delle 7.41 e ai successivi sopralluoghi svolti. Gli asili che rimarranno chiusi sono quelli dell’Ape Maia e del Grillo Parlante, fra centro storico e Scalo, e quello di Nera Montoro, mentre le scuole saranno chiuse per festività. Chiusi anche, fra i monumenti, il teatro comunale, il museo di Palazzo Eroli, la Rocca Albornoz, l’auditorium Bortolotti a San Domenico, il cinema Vittoria, i sotterranei di San Domenico e il Palazzo degli Scolopi. A Giove il sindaco Alvaro Parca ha dichiarato inagibile il castello. La decisione è stata assunta per via del crollo di un camino e di una porzione del tetto e per una serie di lesioni generalizzate. La zona è stata transennata. A Montefranco sono in corso verifiche su un edificio, mentre la sindaca Rachele Taccalozzi sta verificando l’eventuale messa a disposizione di posti letto. Acqua torbida dai rubinetti ad Arrone, dove il parroco ha anche celebrato messa all’aperto. A Guardea infine il sindaco Giampiero Lattanzi, dopo aver interdetto l’utilizzo delle chiese dei Santissimi apostoli Pietro e Paolo e di Sant’Egidio, ha vietato anche le lezioni di catechismo sempre per motivi di sicurezza. Anche ad Avigliano Umbro danni al patrimonio religioso. E’infatti crollato un pezzo dell’intonaco della chiesa della frazione di Dunarobba, che per questo motivo è stata chiusa e dichiarata inagibile. Sul posto sono intervenuti sindaco di Avigliano Umbro Luciano Conti e il presidente della Cri di Avigliano Umbro. A scopo precauzionale, tutte le Messe nel Comune sono state celebrate all’aperto. Domani scuole chiuse anche nel comune. A Ferentillo dieci famiglie hanno dovuto lasciare le loro case. Inagibile la farmacia, crolli nelle frazioni di Precetto e Matterello, lesionati gli affreschi nell’abside dell’abbazia di San Pietro in Valle
Ad Orvieto sono in corso sopralluoghi sopralluoghi all’interno della cattedrale di Orvieto in seguito al distacco di alcuni calcinacci, in particolare ai piedi di una delle statue vicino all’altare. Non sembra comunque che ci siano danni gravi. Le opere maggiori e gli affreschi sono tutti intatti.

Soccorsi I Vigili del fuoco dell’Umbria si stanno portando tutti su Norcia e Preci. Attivate anche le unità cinofile. “Al momento non ci sono vittime – ha detto durante il punto stampa delle 9.45 il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – stiamo concentrando tutte le nostre forze nelle zone colpite dalla scossa di questa mattina. Sono ora in corso verifiche in ogni frazione dei comuni interessati. In funzione di sorveglianza abbiamo sei aerei in volo sulle zone colpite dal sisma”. Parla di “notizie drammatiche” la presidente della Regione, Catiuscia Marini, che questa mattina ha avuto un colloquio telefonico col premier Renzi. La governatrice è a Norcia dove insieme alle altre autorità e al sindaco Nicola Alemanno ha fatto il punto della situazione per affrontare il problema dell’assistenza dei cittadini. È stato deciso che il vicepresidente della Regione Paparelli e gli assessori Chianella e Cecchini si rechino nelle varie frazioni del territorio colpito dal sisma per una verifica diretta di altre situazioni di crisi.
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A Terni allestito il centro operativo della Prociv a Palazzo Spada. A Spoleto all’interno del Pala Tenda è stato allestito un centro di accoglienza per la popolazione dotato di posti letto. Altre aree di raccolta per la popolazione sono i verdi attrezzati di San Giovanni di Baiano (campo sportivo Superga), Baiano, San Martino in Trignano, Beroide, Protte, Eggi.
182 nuove scosse Dalla scossa principale delle 7.40, i sismografi hanno registrato altre 182 repliche con magnitudo maggiore al 3.0. La più forti sono state registrate alle 13.07 e alle 14.37 e hanno avuto una magnitudo di 4.6 e 4.5. Epicentro sempre nelle aree montane del comune di Norcia.
Le parole di Renzi “Ricostruiremo tutto”, così ha esordito il presidente del Consiglio durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Sono territori meravigliosi. Non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro e per farlo dobbiamo rimettere a posto case, chiese e ed esercizi commerciali”.
Mattarella “Dobbiamo assolutamente difendere ed assicurare la ricostruzione del territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Mattarella sottolineando che i cittadini colpiti dal sisma devono vedersi “garantito il diritto di poter vivere con tranquillità nelle proprie case. Lo Stato deve essere loro vicino perchè vengano superate queste difficoltà. Ora occorre il contributo di tutti: di ogni territorio, di ogni parte, di ogni opinione perchè a tanti concittadini in difficoltà venga garantito il diritto di poter vivere con tranquillità nelle proprie case”.
Recanati, frattura sul Colle Infinito. La scossa di magnitudo 6.5 di oggi ha aperto ”una profonda fessura nel Colle dell’Infinito a Recanati, il cuore della città natale di Giacomo Leopardi, l’anima dell’Italia. Lo scivolamento a valle, provocato da una grave debolezza idrogeologica, ha fatto danni forse irreversibili”. Così il sindaco Francesco Fiordomo sul luogo che ha ispirato l’Idillio più famoso di Leopardi, visitato ogni anno da milioni di turisti.
(Servizio in aggiornamento)