L’importanza dela memoria
La riflessione dell’Arcivescovo ha trovato il fondamento nel capito 3, versetti 1-8 del Libro di Qoèlet, dove si dice che ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. “Fare memoria – ha detto il Presule – vuol dire sempre necessariamente “imparare”. Sorge spontanea allora la ricerca di un insegnamento da quello che abbiamo vissuto. Lo vorrei esprimere così… Il sapiente antico appena ascoltato ci ricorda che la dimensione della vita dell’uomo si realizza in un tempo preciso, dove ogni istante ha la sua ragion d’essere. È qui e ora che viviamo ed esprimiamo il nostro essere in tutta la sua umanità e nelle sue contraddizioni; c’è infatti «un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere. Riconosciamo in ogni giorno della nostra vita il susseguirsi di questi tempi tanto diversi tra loro e, se ci fermiamo a riflettere, possiamo ricordare periodi precisi in cui abbiamo sperimentato in modo particolare un tempo piuttosto che un altro, tempi dolorosi di lutto, di perdita; tempi felici di rinnovamento, di nascita, di vita nuova. E allora noi – ha proseguito il Presule – impariamo la pazienza del tempo: la vita è fatta di molteplici esperienze, di avvicendamenti, di stagioni che ruotano e di profumi che cambiano: nulla resta per sempre e ciò che oggi sembra remoto e impossibile, domani sarà tuo; la vita è fatta di relazioni e queste generano il pianto e il riso, l’abbraccio e la distanza, l’amore e l’odio, il cercare ed il perdere; la vita ha un’estensione a tutto sesto e sul limitare dell’amore si può conoscere l’odio. Il nostro cuore resta attonito e pensante dinanzi al teatro sublime e tremendo che è il dipanarsi della parabola esistenziale. Ma anche fiducioso. C’è un tempo per ogni cosa e, quindi, vivi appieno il momento: nel riso vivi tutta la gioia possibile, nel pianto cogli la goccia preziosa delle lacrime, nella ricerca metti ogni tua curiosità e, nella perdita, approfitta per liberarti dalle zavorre del passato e per prepararti ad accogliere aurore nuove; nel tempo dello strappo grida e ribellati alle lacerazioni, giungerà il giorno per ricucire i pezzi e il filo dell’unione si riannoderà”.
La legge della vita
Secondo Boccardo “la legge della vita esiste, e la sua armonia si può udire e gustare solo sintonizzandosi con i suoi tempi giusti. Quando le cose ci appaiono brutte e non buone forse siamo semplicemente fuori tempo: mangiamo un frutto acerbo, valutiamo un processo ancora in corso, non sappiamo pazientare finché un sogno giunga a compimento, ci fermiamo al venerdì santo, vediamo un albero sfiorito nel suo autunno senza attendere la primavera. Quando l’uomo comprende – nel dolore – di non essere il padrone delle cose la cui esistenza lo affascina e seduce, allora può voltarsi, assumere uno sguardo nuovo sulla realtà e scoprire lo scorrere misterioso e sapiente della vita. Quando è stato capace di continuare a camminare nonostante la fatica e la delusione, dopo aver rinunciato per sempre alle consolazioni non vere, può scoprire all’improvviso una nuova gioia di vivere. È questo il grande miracolo che continua ad accadere tutti i giorni sotto il sole. L’esempio e l’intercessione di San Benedetto ci aiutino ad abitare così, con le sue luci e le sue ombre, il tempo della nostra vita”. Al termine del momento di preghiera l’arcivescovo Boccardo ha ringraziato il sovrintendente Iannelli che con la sua sensibilità ha permesso di essere qui; e il grazie del Presule è andato anche al commissario Legnini che “è accanto a noi fino a diventare uno di noi e speriamo di continuare a lungo questa collaborazione”.
Grande emozione
Dal canto suo il sindaco di Norcia Nicola Alemanno ha parlato di una “grande emozione oggi commemorare l’anniversario del sisma dalla cripta della Basilica di San Benedetto ricostruita. Un altro segno concreto e reale che la ricostruzione procede. Insieme alla Soprintendenza e al MiC stiamo definendo le modalità di fruizione di questo sito, compatibilmente con le esigenze del cantiere, affinchè tutti i nursini possano averne accesso e riappropriarsi così di un luogo che rappresenta la nostra storia , l’ identità e la cultura della città”.
Testo unico
Secondo il sindaco “è significativo che la prima visita ufficiale del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano sia avvenuta proprio a Norcia. Ad egli abbiamo rappresentato la situazione al momento, un esperienza che non dobbiamo interrompere perchè vede impegnati una serie di attori, dal Governo Commissario, Protezione Civile, Regioni e Sindaci che è ormai rodata in un’ azione corale che continua a lavorare, guardando anche in prospettiva. La redazione del Testo Unico per la Ricostruzione, ad esempio, che è alle ultime limature, va proprio in questa direzione e rappresenterà una base per poter affrontare le emergenze che il nostro Paese è chiamato spesso ad affrontare mettendo così a disposizione le nostre esperienze”.