PERUGIA – Gli studi di economia, la passione per la scrittura, l’amore per la natura, la curiosità per il viaggio, soprattutto quello interiore. Francesco Micci, imprenditore nel settore alberghiero, economista, marito e padre, indagatore dei sentimenti, ha da poco pubblicato un libro (“Sotto le macerie”, Eidoneditore) sul terremoto, sulle case e sulle chiese distrutte, sul dramma vissuto da migliaia di persone. Un volume che ha un intento benefico, visto che il ricavato destinato all’autore andrà a finanziare le attività di un’associazione che opera nelle zone umbre del sisma.
Una breve biografia, cosa fa nella vita?
«Sono nato a Perugia il 2 maggio del 1966, sono sposato con Monia e padre di 3 figli Sebastian, Alessandro e Aurora. Laureato in Scienze politiche indirizzo socio-economico con master post laurea in diritto, economia e politiche dell’Unione Europea, ho lavorato per diversi anni tra l’Italia e Bruxelles come consulente in materia di progetti di sviluppo europei e di sviluppo del territorio in vari ambiti per poi dedicarmi, in veste di imprenditore al settore del turismo e della ristorazione specializzata. Vivo sulle rive del Trasimeno, nell’ecoresort “Il Cantico della Natura” creato insieme con Monia. Mi piace viaggiare e scoprire ciò che è dentro di noi, le nostre emozioni, i nostri sogni, le nostre aspirazioni. La realtà socio-economica e l’animo umano non sono altro che due dimensioni della stessa realtà, strettamente correlate del nostro essere e della nostra vita quotidiana».
Cos’è il Cantico della Natura?
«Il Cantico della Natura è dimora del XVII secolo, ecocompatibile, dove si può godere di una natura incontaminata, con lo sguardo che si perde sulla splendida vista verso il lago Trasimeno e offre la possibilità di vivere un’esperienza unica, costruita su misura, tra servizi di ospitalità, ristorazione e benessere. È il luogo ideale per una fuga d’amore, ma è anche luogo ideale per le famiglie, visto che i bambini hanno tutte le attenzioni. Il casale è circondato da 30 ettari di proprietà suddivisi in un oliveto di 1.500 olivi; terreni pianeggianti dove poter realizzare diverse culture incluso un vigneto; aree a bosco di natura incontaminata.
Altra sua grande interesse è la scrittura, quando e da cosa nasce questa passione?
«Nasce fin da bambino, sui banchi di scuola, quando ho scoperto il piacere di utilizzare la scrittura come strumento per esprimere le emozioni, gli stati d’animo, per raccontare il quotidiano sotto diversi punti di vista».
Parliamo del libro “Sotto le macerie”. Cosa ha voluto testimoniare? Ha voluto registrare un evento, studiare persone ed emozioni?
«Non ho cercato fuori, in mezzo alle macerie, ma dentro. Ho cercato di guardarmi dentro e di osservare le mie emozioni, le mie paure, le mie speranze in un momento così particolare. Ho cercato di andare oltre la spettacolarizzazione dei media che cercano l’immagine e l’intervista a forte impatto emotivo, rimanendo, in realtà, solo sulla superficie senza interessarsi di ciò che avviene dentro di noi. Ho cercato di dare voce a questi sentimenti che ti attraversano, che modificano il quotidiano, che creano incertezza sul futuro per te e per i tuoi cari. È un modo per interpretare un dolore comune di chi oggi vive il terremoto e per far capire a chi non lo vive che cosa sia veramente, al di là delle immagini che scorrono in televisione, quanto possa incidere e cambiare la vita delle persone in un solo attimo, lasciando un segno indelebile che dura negli anni».
Caduta, reazione, silenzio e i valori della vita, è questo secondo te il percorso per districarsi nella vita quotidiana?
«Sì, ritengo che i valori uniti alla voglia di non mollare, di rialzarsi sempre di fronte alle cadute, che sono parte naturale dell’esistenza, siano il segreto per reagire in modo positivo agli eventi sfavorevoli come il sisma. Da un grande dolore può nascere una grande energia per ripartire aggiungendo all’esperienza una elemento di ricchezza in più: è quello che auguro a noi umbri e alla nostra terra e sento che questo processo è già in atto e che presto torneremo a pregare nella chiesa di San Benedetto a Norcia».
Il ricavato della vendita del volume andrà alle zone e alle popolazioni colpite dal sisma, dove si può acquistare il libro?
«Il ricavato del libro diretto all’autore andrà in favore di un’associazione impegnata in prima linea nel supporto alle popolazioni colpite dal sisma, il libro è in tutti i sensi un omaggio a loro, a chi soffre. Si può acquistare direttamente sul sito dell’editore Eidonedizioni di Genova all’indirizzo www.eidonedizioni.it».