lunedì 27 Marzo 2023 - 00:23
23.8 C
Rome

Siccità, scatta l’emergenza idrica anche in Umbria: arrivano oltre due milioni di euro dal governo

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri di giovedì deliberando che alla regione e al distretto dell’Appennino centrale vengano assegnati complessivamente 2,8 milioni di euro

PERUGIA – Anche l’Umbria entra tra le regioni in emergenza idrica. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri di giovedì deliberando che alla regione e al distretto dell’Appennino centrale vengano assegnati complessivamente 2,8 milioni di euro di risorse a carico del fondo per le emergenze nazionali. “Nelle settimane passate sia in sede di Conferenza Stato Regioni, che in colloqui diretti con alcuni ministri e la Protezione civile nazionale, avevo rappresentato le difficoltà del nostro territorio in merito alla crisi idrica sottolineando, tra l’altro, la necessità di far rientrare il lago Trasimeno nel decreto Siccità”, ha commentato venerdì mattina la presidente Donatella Tesei, aggiungendo: “Ribadisco che ora è indispensabile si dia corso proprio al decreto Siccità e che vengano previste in esso adeguate risorse per opere ordinarie e straordinarie. In questo senso ho già dato la mia disponibilità nel ricoprire per l’Umbria il ruolo di vice commissario per l’emergenza al fine proprio di gestire una serie di interventi di cui il Trasimeno necessita da tempo”.
A commentare l’emergenza idrica sull’Umbria è il parlamentare umbro di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco, secondo cui, “seppur con grave ritardo, anche l’Umbria e il Trasimeno sono state inserite dal Governo tra le aeree oggetto dello stato di emergenza idrica, accogliendo la richiesta della Regione”. Tuttavia, il deputato ritiene che «per ora l’ammontare dei fondi stanziati è insufficiente ad avviare una vera e propria operazione di manutenzione che da anni il bacino lacustre necessità, ma è un primo passo per giungere ad un vero e proprio commissariamento, che permetta di andare in deroga a tutte le norme che ricadono sul bacino lacustre, che da un lato lo tutelano, ma dall’altro intralciano qualsiasi tipo di manutenzione, allungando pericolosamente i tempi, e spesso rendendola impossibile. Non si perda altro tempo sui poteri commissariali per intervenire con urgenza per salvare il Lago e la sua economia».
- Pubblicità -spot_img

More articles

Ultime Notizie

- Pubblicità -spot_img

Ultima Ora

[hungryfeed url="http://www.agi.it/cronaca/rss" feed_fields="title" item_fields="title,date" link_item_title="0" max_items="10" date_format="H:i" template="1"]