PERUGIA – Nell’ultimo incontro in ordine di tempo, il senatore rieletto e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, ha guardato negli occhi la presidente della Regione Donatella Tesei e ha scandito bene le parole e questa è la sintesi: cara presidente, se entriamo in Giunta vogliamo due postazione e anche la ridiscussione complessiva delle deleghe. La presidente ha incassato e rimandato la decisione a una data imprecisata di ottobre. Tutto per aria ma con una consapevolezza che ormai sta venendo fuori abbastanza chiaramente da ambo le parti. Da una parte c’è la presidente Tesei che deve tenere a bada i sommovimenti interni alla Lega dopo il risultato a dir poco deludente e posizionarsi anche sullo scacchiere nazionale viste le difficoltà di Matteo Salvini non più saldo sulla plancia di comando del partito.
Doppio binario
Accanto a questo Tesei non ha cambiato idea sull’assetto della sua squadra: non voleva cambiare la sua Giunta e non intende farlo nemmeno ora anche se le condizioni politiche la fanno muovere con molta più prudenza. Dall’altra, c’è il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia, che in cuor suo pensa che prendersi ora la rogna dell’assessorato alla Sanità (Piano sanitario fatto e rientro dai debiti non facile e tutto da attuare) o di qualsiasi altra delega non vale la pena. A due dalla fine del mandato e con la partita da giocare sulla candidatura al Comune di Perugia (l’assessore Scoccia resta in pole position) tutti pensano che è meglio lasciare le cose come stanno e rimandare a fine mandato la resa dei conti. Dunque: chiediamo molto ma se alla fine nulla ci verra dato non ci stracceremo le vesti, dicono in privato i meloniani umbri. Insomma, convergenze parallele per lasciare tutto come è ora. La ruota gira ma tutti vogliono ancora aspettare per scommettere la posta più alta. Che ha un nome e cognome: candidatura alla presidenza della giunta regionale. Questo è il quadro. Il resto chiacchiericcio.