Proposta di legge per sostenere la natalità, scontro tra Fora e la Lega
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Andrea Fora
PERUGIA – Sulla proposta di legge a sostegno della natalità si apre uno scontro tra il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) e la Lega. Fora ha presentato una proposta di legge “Interventi a sostegno della natalità, della famiglia e del welfare aziendale”, presentata dal consigliere Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) alla luce “della vera e propria emergenza demografica vissuta dall’Umbria. Nel 2019, dati Istat – il saldo tra i nuovi nati e i decessi ha registrato un meno 4.865: un record negativo mai toccato che occorre arginare questo fenomeno”. Secondo Fora è “necessario uno strumento normativo che disciplini interventi a sostegno della natalità. Nella proposta di legge c’è anche “la valutazione d’impatto familiare, uno strumento molto importante – secondo il consigliere – per orientare le politiche familiari previste in ogni settore, secondo criteri di differenziazione e proporzionalità in rapporto alla composizione del nucleo familiare e alla sua condizione economica: la Regione, attribuendo a questo strumento un’importanza strategica per il perseguimento delle finalità della legge, promuove intese con gli enti locali per estendere la valutazione d’impatto familiare alle politiche settoriali di loro competenza e ai relativi atti di programmazione, assicurando il pieno coinvolgimento dei sindaci tramite il Consiglio delle autonomie locali”.
Aborto I consiglieri della Lega poi ricordano “le posizioni tenute dal consigliere Fora sulla legge Zan sull’omofobia, su cui non si è mai espresso, e sul tema dell’aborto, su cui ha detto poco o niente. Un silenzio assenso? Esprimersi oggi, in questo modo, dopo anni di silenzio quando governava la sinistra, vuol dire solo mettersi in mostra. E in questo momento non è quello che serve alle famiglie umbre. Come abbiamo già annunciato circa un mese fa la Lega ha pronta una proposta di legge a sostegno della maternità e in supporto delle politiche familiari che punta a restituire dignità alla famiglia, riportandola al centro delle politiche regionali e allo stesso tempo riconsegnare ai giovani la fiducia nel futuro del nostro paese”. L’impressione è che il duello, su un tema non secondario, è solo all’inizio.
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