
PERUGIA – Imparare a difendersi e a controllare le situazioni di pericolo. È quanto si propone la International academy of self defense con i corsi di Krav Maga che inizieranno giovedì 29 settembre alle 18.30 presso la Palestra Italy CKA di via Piccolpasso a Perugia. All’inaugurazione sono stati invitati il sindaco, l’assessore allo sport (l’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Perugia), il questore ed il comandante della polizia municipale.
«L’associazione sportiva dilettantistica International academy of self defense organizza i corsi di selfe defense da due anni – ricorda il maestro Gimmy Fattorini – in particolare attraverso il Krav Maga, un insieme di tecniche di difesa sviluppate dagli ebrei a partire dagli anni ‘20 del secolo scorso e che possono essere apprese e utilizzate da donne, bambini e uomini. Lo studio del Krav Maga dura anni, ma il corso segue la stagionalità settembre-giugno».
Nella presentazione del corso si legge che «la motivazione deriva dall’esigenza di apprendere un insieme di tecniche efficaci e applicabili ogni qualvolta sia necessario il ricorso all’autodifesa nella realtà quotidiana, ma soprattutto per permettere anche alle donne di poter evitare o comunque affrontare una situazione di pericolo». Passaggio spiegato dal maestro Fattorini: «Dalla nascita dell’associazione abbiamo voluto impegnarci nel sociale, fronteggiando il problema della violenza contro le donne e il bullismo – spiega Fattorini – Purtroppo ci troviamo a fronteggiare un’emergenza che impone un cambiamento di stili di vita, facendo attenzione alle situazioni in cui si possono trovare le donne e apprendendo le basi per la difesa personale, per allontanare i malintenzionati e uscire da situazioni di rischio. Si tratta di apprendere la cultura della difesa personale. Il Krav Maga è la forma di autodifesa per eccellenza, in quanto nasce in ambienti ebraici per la reale necessità di difendersi dalle persecuzioni naziste: insegna principalmente ad evitare situazioni a rischio, ma anche la possibilità di affrontarle con consapevolezza».
Il corse segue un «programma dettagliato, mirato all’acquisizione progressiva di capacità fisiche e mentali nonché di tecniche in grado di fornire già dalle prime lezioni la capacità di agire correttamente in caso di necessità». È stato creato, quindi, «un settore specifico femminile: “Women’s Self Defense”, che ci permette di insegnare prima di tutto un sistema comportamentale mirato ad evitare situazioni di pericolo ed al tempo stesso di preparare fisicamente e psicologicamente una donna ad affrontare al meglio un’aggressione in un qualsiasi contesto, reagendo fisicamente solo quando realmente necessario – conclude Fattorini – I risultati ottenuti ci incoraggiano a procedere in un progetto che stiamo preparando con molta cura al fine di declinare tale sistema, in un prossimo futuro, anche nei corsi per bambini, atteso altresì il crescere del triste fenomeno del bullismo, ma soprattutto nella formazione professionale di operatori pubblici e privati di sicurezza».