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Perugia, schiamazzi e non rispetto delle norme anti Covid: chiuso un locale

Il provvedimento scaturisce da un' intensa attività di accertamento e controllo

PERUGIA – La polizia di Stato, con decreto del questore, ha disposto la chiusura con sospensione dell’ attività di un pubblico esercizio, nella periferia del capoluogo umbro, per un periodo di dieci giorni, dopo episodi di pericolo per l’ ordine e la sicurezza, come liti, schiamazzi e anche non rispetto nelle normativa per il contrasto della pandemia. Il provvedimento scaturisce da un’ intensa attività di accertamento e controllo, svolta da personale della divisione polizia amministrativa della questura, coadiuvato anche dalla polizia municipale, dalla quale sarebbero emerse diverse irregolarità.

Episodi di pericolo

Durante i numerosi controlli dei poliziotti, portati avanti durante tutto il periodo estivo fino a novembre, si è accertato che nel locale, oltre a non essere stato rispettato il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 3, così come disposto dalla normativa, più volte si sono verificati – spiega la questura – episodi di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono state diverse, infatti, le segnalazioni per liti, schiamazzi e per la presenza, nelle immediate adiacenze del locale, di persone in stato di ubriachezza molesta. Si è aggiunta inoltre la violazione della normativa anti-Covid-19, accertata nei giorni scorsi quando la polizia, intervenuta a seguito di una segnalazione per musica ad alto volume, ha trovato centinaia di ragazzi assembrati all’ ingresso del locale, privi delle mascherine. Per tali violazioni, oltre alla sanzione amministrativa, il locale era stato già chiuso per cinque giorni.

Il ripetersi di episodi

La “perdurante situazione di pericolo per l’ ordine pubblico, la moralità e il buon costume” – sottolinea ancora la questura perugina – ha indotto, quindi, il questore, a disporne l’ immediata chiusura ai sensi dell’ art. 100 Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), per un periodo di dieci giorni, in modo da prevenire il possibile ripetersi di episodi analoghi. Si tratta di uno dei tanti provvedimenti adottati quest’ anno dalla Polizia di Stato di Perugia ai sensi dell’ articolo 100 del Tulps, il quale stabilisce che il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Un potere discrezionale che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche l’ esistenza di elementi solo potenzialmente idonei a far ritenere la situazione pericolosa, in prospettiva futura, per la collettività, per l’ ordine pubblico ed il buon costume assumendo, quindi, una funzione preventiva finalizzata ad evitare, per il futuro, situazioni di criticità.

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