PERUGIA – Hanno votato 101 delegati e 84 hanno aderito alla proposta. Si riparte dalla vecchia guardia. Sauro Cristofani è il nuovo segretario del Pd di Perugia. È stato eletto domenica, insieme ai 70 componenti dell’assemblea comunale, in occasione del congresso cittadino dei dem, svoltosi oggi, dopo quelli dei circoli, al centro congressi Capitini. Ad aprire i lavori l’assessore Leonardo Varasano, che portando i saluti del sindaco e dell’istituzione ha sottolineato come il ruolo dei partiti politici sia centrale nella costruzione e per il futuro delle comunità, nel dialogo e nel confronto. Insieme a lui, sono stati ospiti dell’assemblea sindacati e segretari della coalizione che hanno portato un contributo alla discussione.
Il cambio della guardia
Al Capitini, Cristofani ha ricevuto la staffetta del Pd da Paolo Polinori. Ha introdotto il suo intervento citando l’inno d’Italia il segretario regionale Tommaso Bori “‘Noi siamo da secoli calpesti e derisi, perché non siam popolo perché siam divisi’. Perugia è stata la prima grande sconfitta del Pd, come può essere il più grande riscatto”. Da qui l’importanza che il congresso cittadino riveste. “Dopo anni di divisioni e sconfitte siamo tornati ad essere veramente un Partito Democratico in cui persone si incontrano, discutono e scelgono insieme. A Sauro consegniamo un compito importante e difficile ma gli diciamo anche che non è solo”.
Tornare protagonista
Il compito Cristofani lo ha raccolto e accettato con l’obiettivo di “fare in modo che il Pd torni protagonista, trovando il meglio in ciascuno e attingendo ai valori che lo hanno fatto nascere”. Al primo punto del programma c’è “affrontare le emergenze”. Quella sanitaria, rispetto alla quale “ci compete capire cosa è successo, sapendo che la gestione è delle istituzioni ma noi dobbiamo capire come interpretare il disagio e lo smarrimento. Capire come da comunità siamo tornati a essere io e proporre soluzioni all’altezza per una società che non trova più punti di riferimento”. Nel corso del dibattito, infine Cristofani, ha anche spiegato “di non voler criticare la giunta Romizi, perché è il passato, mentre noi – ha affermato – siamo il futuro e siamo chiamati a una sfida: dare alla città una nuova identità”. Il Pd perugino, ora, prova a ripartire. Guardando alla sfide elettorale per palazzo dei Priori.