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Perugia, Rosetti (M5S) interpella Corte dei Conti su gettone presenza: ”Camicia solo 16 minuti”

Il capogruppo in consiglio comunale attacca: ''Ennesimo episodio di malcostume della vecchia politica, oggi in Prima Commissione''. La replica di Camicia: '' cambi mestiere. Non bisogna mai diffamare il proprio avversario, solo perché ha dimostrato di essere molto più capace di lei''

PERUGIA – E’ bagarre in Comune a Perugia. Il «vecchio’ modo di far politica», forse, torna alla luce nell’episodio che vede protagonista il consigliere Carmine Camicia. Questo, dopo essere arrivato in commissione alle 12,20 alle 12,36 ha firmato l’uscita. E la cifra di rimborso, come afferma nella sua nota la Rosetti, capogruppo del Cinque Stelle dovrebbe ammontare a circa 116 euro lordi. Così la pentastellata ha deciso di interpellare la Corte dei Conti denunciando il fatto. «Ennesimo episodio di malcostume della ‘vecchia’ politica, oggi in Prima Commissione, a Palazzo dei Priori. All’ordine del giorno, l’ennesimo atto della Giunta Romizi sugli impianti sportivi, che peraltro ha nuovamente mescolato le vicende Comune di Perugia-Kronogest, con una modifica regolamentare: consentire all’Ente di scegliere tra la gestione diretta e quella in concessione (oggi la norma è ambigua), rispetto alla quale il M5S è ovviamente d’accordo. Non siamo invece disponibili a coprire le inefficienze e i capricci di un’ Amministrazione che sugli impianti sportivi cambia idea ogni “tre per due”, – afferma la capogruppo M5S, Cristina Rosetti – e ho proposto un emendamento all’atto per epurarlo da ogni riferimento alla Determinazione interna di Giunta di settembre: ultimo atto dei fitti incontri tra Comune di Perugia e Kronogest, di cui, nonostante a più riprese, ne abbiamo chiesto conto, ad oggi, non si sa nulla. E poco prima del voto sull’emendamento e dell’atto (quindi, quasi a fine commissione), si presenta il Consigliere Camicia, che firma l’ingresso alle 12.20, per apporre la firma d’uscita alle 12.36. E per questa sua presenza, di poco più di un quarto d’ora, i cittadini di Perugia dovranno sborsare 116 euro lordi e con tutta probabilità il rimborso spese benzina. Il Consigliere di maggioranza Camicia ha infatti già richiesto ed ottenuto il rimborso delle predette spese per una somma complessiva di oltre 940 euro, per i mesi gennaio-luglio 2016. I chilometri, andata e ritorno dall’abitazione, sita nel Comune di Perugia (non fuori dei confini del capoluogo) per recarsi alle sedute delle commissioni, consigli e conferenze dei capigruppo è di circa 19 chilometri. Una sommetta non indifferente che farebbe gola a qualsiasi lavoratore, soprattutto i precari e sottopagati e sempre più poveri, ma che rimane un privilegio anacronistico, e secondo il M5S illegittimo, della “vecchia” politica. Già nel 2014, subito dopo l’insediamento, avevamo proposto di eliminare tale privilegio, ma ovviamente l’atto fu bocciato. Partita oggi la diffida agli uffici, perché non liquidino il gettone di presenza né rimborsi spese viaggio assolutamente non dovuti.»

Verbale prima commissione
Verbale prima commissione

DETERMINAZIONE RIMBORSI SPESE BENZINA GENNAIO-LUGLIO 2016

Di seguito lo scritto di Cristina Rosetti:

Ai dirigenti competenti,
e p.c. Spett.le Corte dei Conti-Sezione regionale Umbria,
con la presente, la Scrivente, in qualità di Presidente del Gruppo Consiliare M5S presso il Comune di Perugia, è a diffidare codesto Ente dal liquidare gettoni di presenza ai consiglieri comunali quando la partecipazione degli stessi a sedute del Consiglio e delle Commissioni non possa considerarsi effettiva. Si veda il verbale in oggetto, in cui la presenza del Consigliere Carmine Camicia ha avuto la durata di 16 minuti. Non ritenendo rilevante nel caso di specie il fatto che lo stesso abbia partecipato al voto in quanto sarebbe come avallare comportamenti elusivi della legge. Si diffida altresì dal continuare a liquidare somme per rimborsi spese di viaggio, in quanto non spettanti, a soggetti che vivono all’interno del perimetro geografico della città di Perugia, come è il caso del Consigliere Camicia. Si invita infine al recupero delle spese illegittimamente liquidate.
Sicura del Vs. corretto operato, porgo cordiali saluti.

Il Consigliere,
Cristina Rosetti (Presidente Gruppo Consiliare M5S Comune di Perugia)

La replica di Camicia  «La Rosetti, con poca eleganza cerca di mettere in cattiva luce a me, sapendo di mentire, perché la cattiva fede prevale sulle sue affermazioni, in quanto tutti hanno potuto leggere l’allegato alla determina dirigenziale sul rimborso benzina, nel quale si evidenziava che quel rimborso, legittimo, serviva a coprire in parte i costi sostenuti dal sottoscritto per il progetto Cuore». E poi il consigliere Carmine Camicia continua: «Anche le pietre sanno che la maggior parte dei defibrillatori, a differenza della Rosetti, sono stati acquistati dal sottoscritto,  con risorse proprie e che ogni volta che il sottoscritto si reca presso altri comuni, in altre regioni, per illustrare il progetto cuore del comune di Perugia, viaggia e soggiorna a proprie spese. Stamani la Rosetti è stata in commissione per oltre 3 ore, senza concludere assolutamente niente e al sottoscritto sono bastati solo 5 minuti per demolire il suo lavoro, tanto è vero che la maggioranza ha seguito compatta la mia iniziativa politica, facendo scatenare la rabbia al vetriolo di una donna che crede ancora di essere un buon amministratore.»

«Spiace che la Rosetti sia così arrabbiata e le do un consiglio: cambi mestiere,  poiché in politica quando si perde una battaglia,  non bisogna mai diffamare immotivatamente il proprio avversario,  solo perché ha dimostrato, in tutti i sensi,  di essere molto più capace di lei.»

 

 

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