Perugia, appello bipartisan per evitare la chiusura di Radio Radicale
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Il giornalista Massimo Bordin
No alla chiusura Per evitare la chiusura di Radio Radicale in tutta Italia, politici e Istituzioni si stanno mobilitando affinché il Governo non sospenda arbitrariamente l’erogazione di quello che di fatto è un servizio pubblico. Radio Radicale, infatti, da oltre quarant’anni garantisce la diffusione delle dirette parlamentari e dei lavori delle maggiori istituzioni pubbliche, come ad esempio le udienze del Consiglio superiore della magistratura, Corte costituzionale e procedimenti penali di grande interesse pubblico. Nel corso dell’evento è stato ricordato come l’Agcom abbia chiesto al Governo di non procedere nell’intenzione di interrompere il servizio fornito dalla radio e, al contrario, effettui la gara per la concessione in base alle regole europee.
Il ricordo di Massimo Bordin Per rendere l’idea dell’importanza che Radio Radicale rappresenta anche per l’Umbria, nel corso dell’evento è stato ricordato che l’archivio dell’emittente preserva le registrazioni di circa 1.700 eventi che si sono tenuti nella nostra regione, come il processo per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli, molte manifestazioni ufficiali ed eventi legati al mondo religioso registrati ad Assisi. In chiusura è stato espresso anche un ricordo di Massimo Bordin, figura storica di Radio radicale venuta a mancare nei giorni scorsi, ex direttore dell’emittente e conduttore della rassegna ‘Stampa e regime’, vera preghiera mattutina di decine di migliaia di ascoltatori.
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