Perugia, la Martial Dance diventa veicolo per costituire un ensemble di danzatori
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PERUGIA – Si trasforma in percorso formativo per realizzare un inedito ensemble, il progetto Martial Dance, ideato e realizzato dalla ballerina professionista e coreografa Chiara Ciarfuglia, perugina di soli 21 anni, che è stato particolarmente apprezzato anche dal Consiglio Internazionale della Danza (CID) dell’Unesco e adesso è pronto a diventare una vera e propria disciplina a metà tra la danza classica e le arti marziali. Con tanto di audizioni, corsi e serate tematiche. Una vera e propria creazione, capace di fondere specifici stili ed eleganti armonie, che la scuola “Naturalmente Danza” di Perugia ha pensato di supportare mettendo a disposizione le proprie strutture e attivando una proficua collaborazione sia con la stessa Ciarfuglia, che sarà anche direttore artistico dell’ensamble, sia con il direttore amministrativo Nadia Giuliano.
L’audizione è fissata per domenica 4 ottobre alle ore 10.00 presso le sale della scuola in via Ruggero D’Andreotto 19 (il bando è già stato pubblicato con tutte le informazioni e le modalità di iscrizione sul sito e la pagina Facebook di Naturalmente Danza). Obiettivo comune è ammettere dieci danzatori ai workshop di “Martial Dance” per andare a costituire il “NaturalmentEnsemble” che dovrà prepararsi ad allestire e produrre due spettacoli in scena presso l’Hotel Giò Wine e Jazz Area di Perugia nei mesi di dicembre 2020 e aprile 2021.
L’audizione è rivolta a ragazze e ragazzi dai 18 anni in su: sono richieste una buona tecnica classica e jazz e una grande volontà di intraprendere un’esperienza artistica nuovissima, indispensabili per costituire un vero e proprio corpo di ballo, che sarebbe il primo dopo che la Ciarfuglia ha presentato la nuova disciplina alla 55esima edizione del Congresso Mondiale della Danza organizzato dal CID e svoltosi ad Atene lo scorso luglio 2020.
“Tutto nasce – spiega la coreografa – dall’idea di fondere due discipline: le arti marziali e la danza, dal momento che hanno radici comuni in molti aspetti: richiedono, infatti, un allenamento quotidiano, la ricerca della perfezione, della bellezza e della funzionalità, del movimento, del rigore. Nella coreografia, presentata al Congresso con grande riscontro di consensi, viene mostrata la fusione tra la danza e la specialità del Tai Chi Chuan; le caratteristiche della musica e dei movimenti scelti sono finalizzati a mostrare caratteristiche e similitudini delle due parti”. L’idea di Ciarfuglia, ora, è quella di continuare questo progetto con ulteriori esempi di fusione tra altri stili di arti marziali e la danza; ma intanto c’è da pensare all’audizione, che dai primi segnali si presenta particolarmente ambita per chi ha la danza nel sangue”.
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