Le indagini
Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia sporta nella notte tra il 5 e il 6 gennaio dal padre di un ragazzo di 21 anni, che aveva scritto alla madre, tramite i social, di trovarsi in pericolo, chiedendole di reperire rapidamente 12mila euro in contanti per darli a delle persone che lo tenevano sequestrato. Aveva anche inviato foto che lo ritraevano in ginocchio su un prato con le mani e le caviglie legate. Dopo qualche ora il ventunenne è stato liberato dai carabinieri nei pressi di un centro commerciale di Perugia, molto scosso ma incolume. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vicenda sarebbe nata dall’acquisto di una partita di hascisc da parte di un amico della vittima che non sarebbe stata pagata al 25enne di Assisi. Quest’ultimo avrebbe quindi cominciato a minacciare il ventunenne con una pistola illegalmente detenuta. Vicino a casa sua sarebbe stata anche fatta saltare una panchina con una bomba carta.
Consegnare il denaro
Il ventunenne sarebbe stato costretto a consegnare prima 1.500 euro e poi a fare da tramite per l’acquisto di altro stupefacente da parte di terzi. La vittima sarebbe riuscita a trovare la droga per ripagare il debito, dal 27enne: un paio di chili di hascisc consegnati insieme ad un’altra persona (sulla quale sono in corso indagini) al 25enne di Assisi che è però scappato senza pagare. Per farsi pagare la droga il 27enne avrebbe perciò deciso di sequestrare il ragazzo, insieme ad altri due complici (in corso di identificazione). Nel corso di recenti perquisizioni a casa del 25enne sono state trovate dieci bombe carta, a casa del 27enne hascisc e marijuana.