PERUGIA – “Siamo profondamente turbati per quello che sta emergendo dall’indagine in corso. La Fondazione, della quale sono legale rappresentante appena da qualche mese, è completamente estranea alle condotte che avrebbero assunto gli operatori coinvolti nei confronti dei nostri ragazzi, comportamenti che condanniamo fermamente”: è la presa di posizione di Gabriele Ferranti, presidente e legale rappresentante di Aurap – Onlus alla quale fa riferimento la Comunità di alloggio per disabili alla periferia di Perugia dove tre operatori sono stati arrestati, ai domiciliari, per maltrattamenti ai danni di quattro ospiti.
Composta dai genitori
La Fondazione è composta dai genitori dei ragazzi, 12 complessivamente, risultati all’oscuro di quanto accadeva e ora persone offese dal reato, pronti a costituirsi parte civile, nell’indagine nella quale sono rappresentati dagli avvocati Walter Biscotti e Roberta Ercolani. “Siamo a completa disposizione della magistratura – aggiunge – anche nella fornitura di tutto il materiale che ritenesse necessario acquisire affinché venga accertata la verità dei fatti. La Fondazione si costituirà parte civile e adotterà ogni opportuna azione nei confronti di tutti coloro che risulteranno coinvolti in questa spiacevole vicenda – conclude Ferranti – per avere danneggiato non solo i ragazzi ma anche la stessa Fondazione”.