La cura dell’altro
“Una delle tentazioni peggiori oggi – ha detto il sindaco portando il suo saluto alla comunità del borgo – è forse quella che porta a tirarsi indietro e a non avere cura dell’altro. Qui, invece, avete creato un grande sentimento di appartenenza, coltivato con perseveranza. Fra tutti voi c’è una persona che è diventata un punto di riferimento, un simbolo del senso di coesione, con i suoi fiori, le sue piante, i suoi presepi e anche i suoi rimproveri amorevoli. Marisa Rosi è riuscita a trasmettere molto affetto per queste pietre e per chi le abita. Per questo con l’assessore Varasano abbiamo approfittato di questo giorno di festa per ringraziarla ed esprimerle anche il nostro affetto”.
Dedizione silenziosa
“Marisa Rosi c’è sempre – ha quindi detto l’assessore alla cultura, che ha promosso l’attribuzione del Baiocco d’oro -. C’è per organizzare la manifestazione dei presepi nel borgo, per la scuola Santa Croce, per la festa dei Bersaglieri. C’è sempre e in silenzio. Ci sono diversi modi per fare comunità ed è importante che proprio questa dedizione silenziosa non passi inosservata e anzi sia il più possibile valorizzata. Giacinto Dragonetti scrisse che alle virtù si deve il premio. È quindi una gioia e un dovere da parte nostra tributare un riconoscimento a tanta generosità silenziosa”. Rosi ha auspicato che nel quartiere non manchino mai le energie e la volontà per dare continuità a quanto finora è stato fatto per la sua rinascita.