NARNI – Romeo Castellucci, Filippo Nigro, Fabrizio Arcuri, Federica Rosellini e Daniele Russo con i 99 Posse, Liv Ferracchiati e Compagnia Occhisulmondo, fino a Sabina Guzzanti, narratrice protagonista di un suggestivo appuntamento all’alba tra le rovine: sono alcuni dei protagonisti della terza edizione di ‘Narni Città Teatro’ in programma dal 17 al 19 giugno, promossa da Lvf di Ilaria Ceci, insieme a Davide Sacco e Francesco Montanari, co-direttori artistici. “Linguaggi fantastici” è il tema che accompagna la kermesse, presentata in una conferenza stampa, costruita da Sacco e Montanari con un programma mirato a dar luce a differenti linguaggi artistici che celebrano l’ arte, la vita e le sue più differenti espressioni.
Le varie performance
Gli eventi spaziano da performance come “Il Terzo Reich” di Romeo Castellucci, a installazioni come “Nella Solitudine dei Campi di Cotone” di Bernard-Maria Koltès con la regia di Mario Martone e il riallestimento di Fabrizio Arcuri, a spettacoli teatrali come “Every Brilliant Thing”, diretto sempre da Arcuri insieme a Filippo Nigro, che ne è interprete protagonista. Previsto anche il debutto nazionale della nuova produzione Lvf “Scritti sull’ Arte” da Karl Marx, drammaturgia e regia Sacco, che vedrà in scena Federica Rosellini e Daniele Russo insieme ai 99 Posse.
Moni Ovadia e Ascanio Celestini
Tra gli altri eventi in programma, dopo Moni Ovadia e Ascanio Celestini nelle passate edizioni, sarà invece la Guzzanti la protagonista dell’ evento all’ alba di domenica 19 giugno all’ ex refettorio di Sant’ Agostino. Il teatro Manini e gli spazi comunali di piazza dei Priori e del chiostro di Fraporta altre ambientazione della rassegna. “Dopo tutto questo silenzio è giunto il momento per ritrovarci insieme, attraverso un nuovo linguaggio fatto di partecipazione, con uno slancio preciso verso i futuri possibili, dove tutti noi siamo chiamati a dire la nostra e a raccontare che mondo vorremmo” hanno detto Sacco e Montanari. “Questo festival – hanno continuato – vuole mettere in comune il gesto e il pensiero, l’ atto scritto e il verbo sancito, creare furiosamente un linguaggio non di arte ma di vita”.