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Passignano sul Trasimeno, prosciolto dalle accuse il sindaco Sandro Pasquali

Il gup di Perugia ha deciso il non luogo a procedere nell'ambito del procedimento che lo vedeva accusato di truffa aggravata e continuata

PERUGIA – E’ stato prosciolto da tutte le accuse il sindaco di Passignano sul Tarsimeno, Sandro Pasquali, per il quale il gup di Perugia ha deciso il non luogo a procedere nell’ambito del procedimento che lo vedeva accusato di truffa aggravata e continuata in relazione ai contributi previdenziali che gli vennero versati dopo essere stato assunto dal gruppo regionale del Pd. In particolare secondo l’accusa Pasquali, già sindaco di Passignano, venne assunto nel febbraio del 2020 dallo stesso gruppo del Partito democratico e, dopo un mese, ottenne l’aspettativa senza stipendio, giustificando tale sua richiesta proprio con le funzioni sindacali svolte.

Versamento contributi

Con l’aspettativa, Pasquali ottenne il versamento dei contributi previdenziali da parte del Comune di Passignano da ritenersi però indebito. Pasquali ha sempre rivendicato la correttezza del suo operato e le accuse nei suoi confronti sono ora definitivamente cadute con il proscioglimento del gup. “Di fronte a questa indagine che è durata un paio di anni – ha commentato Pasquali con l’Ansa – non ho mai perso la fiducia nella giustizia. Confermo la felicità per il proscioglimento, in questo periodo unita alla affermazione elettorale di maggio alle comunali, che sicuramente mi ha aiutato a superare bene questo periodo che è stato per me certamente complesso”. Pasquali è stato difeso dall’avvocato Nicola Cittadini.ù

La reazione del Pd

“Si chiudono due anni durante i quali il sindaco Sandro Pasquali è stato oggetto di attacchi feroci e ingiusti. Due anni di gogna, a cui si mette fine con la sentenza del giudice per l’udienza preliminare di Perugia, che ha deciso per il non luogo a procedere per Pasquali, prosciogliendolo dall’accusa di truffa aggravata. Si restituisce così la verità su una vicenda surreale e strumentale, durante la quale i massimi esponenti del centrodestra nazionale sono entrati in campo per gettare fango e ombre su una persona come quella di Sandro, distintosi sempre per la profonda competenza, per la sua onestà e correttezza morale”. Così in una nota il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori e la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Simona Meloni. “Esprimiamo dunque fiducia nella magistratura – concludono – e apprezziamo il profilo tenuto da Sandro, che malgrado i tanti attacchi subiti, ha saputo affermarsi per l’amministratore per bene che conosciamo”.

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