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Pasolini, l’intellettuale scomodo: alla Stranieri di Perugia un convegno internazionale

Tre giornate di studio nella sede dell’università a Palazzo Gallenga, in presenza e online

PERUGIA – Non poteva che essere declinato in prospettiva internazionale il tributo che l’Università per Stranieri di Perugia dedica nei giorni 14, 15 e 16 dicembre ad una delle figure più visionarie del ‘900: “Mito, tradizione e immagini di Pier Paolo Pasolini nel mondo” è infatti il titolo del convegno organizzato dall’ateneo in occasione del centenario della nascita del versatilissimo intellettuale bolognese.

Critica ed estetica

L’evento scientifico, organizzato dai docenti Salvatore Cingari e Siriana Sgavicchia con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni pasoliniane, si propone quindi di analizzare l’eredità critica ed estetica che P.P.P. ha lasciato dentro e fuori l’Italia, specie attraverso le immagini, le ideologie e le mitologie che la sua opera di poeta e narratore, polemista e saggista, regista e traduttore ha trasmesso nella contemporaneità.

Primo giorno

La prima sezione del Convegno, che ha inaugurato mercoledì 14 dicembre in Aula Magna, è stata dedicata alla contestualizzazione dell’opera pasoliniana nell’ambito della tradizione letteraria e ‘politica’ italiana e occidentale: si è discusso dei modelli letterari e ideologici che definiscono l’identità italiana di Pasolini da Dante a Gramsci, della sua poesia, dei discorsi e articoli in cui P.P.P. leggeva il suo presente e il futuro in modo inedito, del suo cinema, che nella lunga durata e fino all’attualità, ha avuto fortuna anche all’estero.

Programma

La seconda sezione del Convegno, che avrà inizio alle 15 di giovedì 15 dicembre, sempre in Aula magna, riguarderà la ricezione estera del pensiero pasoliniano, sia nel contesto europeo che in paesi distanti, nonché il rapporto di Pasolini con le culture lontane, specie quelle dei paesi in via di sviluppo, con contributi da Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia e altrove. Tra i relatori, Marco Bazzocchi dell’Università di Bologna, noto studioso pasoliniano; Filippo La Porta, saggista e critico letterario di “Repubblica”; René de Céccatty, scrittore, saggista e traduttore di P.P.P. in Francia ed ex allievo dell’Università per Stranieri di Perugia negli anni Settanta; Stephen Sartarelli, traduttore delle poesie di Pasolini negli Stati Uniti; Mosche Kahn traduttore pasoliniano in Germania; Hideyuki Doi dell’Università di Tokyo. Nel corso del Convegno sarà proiettato il documentario di Gianni Borgna ed Enrico Menduni: Profezia. L’Africa di Pasolini. A conclusione dei lavori, la presentazione dell’opera del filosofo Giacomo Marramao: Pasolini inattuale. Corpo, potere, tempo (ed. Mimesis), a cura del critico letterario Giorgio Patrizi, che dialogherà con l’autore. Link per seguire il convegno da remoto.

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