NARNI – Com’era prevedibile, l’ospedale di Narni, o meglio il nascente polo unico narnese-amerino annunciato dalla Regione, diventa materia di scontro anche in vista delle amministrative. Lo è sempre stato, anche all’interno della maggioranza, con le diverse posizioni di Pd e Psi, ma adesso che c’è un progetto sulla carta, le opposizioni spingono sul gas.
La reazione di Sergio Bruschini, segretario provinciale di Forza Italia e capogruppo a Palazzo Eroli era stata di netta presa di distanza. Sullo stesso tenore anche Tutti per Narni- che giorni fa ha annunciato la ricandidatura a sindaco di Gianni Daniele, che esce in una nota congiunta con Sinistra per Narni (Luciano Novelli). Un attacco bipartisan, netto: “Barberini – scrivono le opposizioni – continua a pensare che i narnesi portano l’orecchino al naso. Non si spiega altrimenti il fatto che cerchi di spacciare come nuovo il progetto vecchio di anni per la costruzione del nuovo ospedale. Finora rimasto sulla carta. Non si è preso neanche la briga di portare qualche nuovo elemento per far finta che qualcuno ci sta lavorando. Si tratta di storie, si avvicinano le elezioni e continuano a raccontare le favole con la speranza che qualcuno ancora ci creda, noi non ci crediamo più. Che la riabilitazione sia un grande bisogno pubblico ed un affare economico contrasta con la realtà dei fatti. Non hanno trovato nessun operatore privato disposto a fare impresa,neanche all’interno del loro sistema cooperativo. Ciò vuol dire che non è vero. Questa fu una delle grandi scelte, infelice come le altre, del sindaco Bigaroni. Mentre pensava di aver trovato il grimaldello per farsi dare i finanziamenti,svendeva il futuro dell’ospedale di Narni”.
Servizio integrato in rete. “Invece che ci sia bisogno di un servizio integrato in rete con le altre strutture sanitarie regionali nella parte del sud dell’Umbria- prosegue la nota – che sgravi l’ospedale di Terni da accessi impropri ed abbia il suo core proprio nella attivitaà chirurgica programmata multidisciplinare, questo è indubbio. Altrimenti i cittadini dei nostri territori saranno costretti ad emigrare per ogni tipo di prestazione ospedaliera in territori lontani e di distanza e di appartenenza. Addirittura si potrebbe pensare di far tornare professionisti, che in maniera poco lungimirante si è mandati via, oppure si potrebbe rivolgere lo sguardo verso Roma. Su questo punto è vero che se pur con gravi ritardi è stata firmata la delibera di accordo con l’ospedale di Terni per permettere ad alcuni chirurghi di Terni di venire nel presidio narnese. Ci auguriamo che non rimanga sulla carta come gia altre volte è successo”.
Carenze da colmare. “Abbiamo preso atto – prosegue la nota congiunta – dai dati riportati dal direttore Fiaschini che ancora alcune funzioni sono svolte in maniera eccellente nel nostro ospedale. Per il resto peroò Barberini si dimentica che i reparti sono in carenza di organico. La proposta delle minoranze non era dell’ambulatorio pediatrico ,ma di un servizio diurno pediatrico anche integrato con i distretti di Terni e Narni, che è cosa ben diversa. Dopo aver detto prima delle elezioni che non era argomento all’ordine del giorno, sono state attivate le procedure di chiusura, che non erano obbligate come ci vogliono far credere. Operazione che ha portato un beneficio alle casse regionali di ben dieci milioni di euro che il Ministero della Sanità ha concesso alla Regione. Dove sono stati spesi quei soldi? Non certo a Narni”.
Risposte insufficienti. Tpn va poi all’attacco anche del vicesindaco Mercuri e dell’assessore Barberini: “Quindi secondo Barberini va tutto bene- scrivono- Ma allora perchè Mercuri ha fatto lo sciopero? E’ soddisfatto delle risposte avute? Non è forse vero che l’ospedale è sempre più marginale, per non dire assente, nei pensieri di chi comanda la regione? Non ha niente da dire? Riprende lo sciopero oppure è dovuto rientrare nei ranghi con la coda fra le gambe facendo una figura barbina? Questa ultima ipotesi ci pare sia la più vera visto come i socialisti si sono comportati in consiglio sulla loro mozione appunto a sostegno dello sciopero di Mercuri”. Poi l’invito alla presidente Marini: “Venga a Narni a spiegare ai narnesi del perchè della diversa allocazione delle risorse publiche nei vari territori, assumendosi le sue responsabilitaà politiche”