ORVIETO – Ormai dal 2004 non era più sacerdote, perchè era stato ridotto allo stato laicale dalla Congregazione per la dottrina della fede, ma continuava a spacciarsi per appartenente al clero e in questa veste ha molestato sessualmente fra il 2019 e 2020 i giovani immigrati di una casa di accoglienza. Ne riferisce l’edizione umbra de La Nazione.
L’accusa
L’uomo, un pisano di 54 anni residente ad Orvieto, era stato in passato il ruolo di cappellano militare per conto dell’Esercito e dal 2016 era operativo in questa struttura orvietana. E’ accusato, fra le altre cose, di aver minacciato con una pistola uno dei giovani ospiti per costringerlo a compiere atti sessuali contro la sua volontà. Ma anche altri ragazzi hanno riferito agli inquirenti, episodi di analogo tenore. Per lui, che ha numerosi precedenti penali, fra i quali anche la celebre truffa da finto sacerdote con la quale avrebbe derubato due anziani a Venezia (fu condannato ad una pena ad un anno e sei mesi e una multa per l’accusa di circonvenzione di incapace), ed altri legati ai rapporti sessuali con minorenni, l’accusa è di violenza sessuale aggravata.