No a Roma 2024, Giacchetti: “La loro paura di gestire vanifica lavoro su Terni”
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L'assessore Emilio Giacchetti
TERNI – Inevitabilmente, arriva anche a Terni il riflesso del “no” del sindaco di Roma Virginia Raggi alla candidatura della Capitale per i Giochi Olimpici 2024. A parlare è l’assessore allo sport Emilio Giacchetti che mette sul piatto alcuni accordi che erano in essere relativamente a due discipline olimpiche che hanno a Terni il centro federale, vale a dire il Tennis Tavolo (col PalaDeSantis a Campitello) e il canotaggio (al bacino di Piediluco).
“Il no dei grillini a Roma candidata ai Giochi 2024- dice Giacchetti, parlando sempre al plurale, senza mai chiamare direttamente in causa la sindaca- è un grave danno anche al nostro territorio. Vanifica il lavoro portato avanti in questi mesi dal Comune, dalla Regione, nei rapporti con il Coni e con alcune federazioni. Eravamo riusciti ad ottenere da parte del presidente del Coni Malagò un impegno preciso e delineato per Piediluco come bacino di allenamento e preparazione per le nazionali impegnate a Roma. Una presenza resa possibile dalle caratteristiche pressoché uniche del bacino di Piediluco e dalla presenza del Centro Federale, struttura che puntiamo a potenziare, così come le altre strutture presenti a Piediluco e dedicate al canottaggio. Un lavoro fondamentale, cercando di superare gli abituali ostruzionismi dei signornò della zona che nei giorni scorsi sono tornati a colpire con i loro esposti che questa volta hanno preso di mira il lavori del Clt su Piediluco, un intervento di grande spessore sportivo che gli isolati signori dell’immobilismo stanno cercando di affossare. Tornando alle olimpiadi: la candidatura di Piediluco come bacino di gara non era affatto archiviata, in quanto in un’ottica di una revisione del dossier iniziale, in base a un progetto più ecosostenibile, a basso impatto ambientale e dai costi contenuti, la realizzazione di un nuovo campo di gara a Roma poteva essere rivisto a tutto vantaggio di Piediluco. In questi mesi poi ci siamo attivati per mettere in evidenza, anche presso il Coni e il Comitato per Roma 2024, che Terni è in grado di dare un apporto rilevante, sul tema della preparazione e del dislocamento delle nazionali, sia per quanto riguarda la presenza di un impianto natatorio di primissimo livello, che del tennis tavolo. Strutture che sono un fiore all’occhiello per la città che nel 2024 avrà a disposizione anche il palazzetto polivalente.
Ebbene tutto questo è spazzato via da un no di chi ha solo paura della propria incapacità a gestire i grandi appuntamenti, a differenza di quanto altre amministrazioni hanno fatto, ad esempio con l’Expo, un successo per Milano e per l’Italia. Con il no alle Olimpiadi è lecito domandarsi quali siano i modelli di sviluppo dei grillini: facile fare i sopralluoghi passerella a Piediluco, molto più difficile impegnarsi per la realizzazione di un appuntamento mondiale che avrebbe portato sicuri benefici e vantaggi anche su questi territori. Finora l’unica proposta che è arrivata dai grillini per Terni è quella di sversarci i rifiuti di Roma. Veramente troppo poco per una forza politica che si è annunciata come il cambiamento, come l’innovazione, e che invece si dimostra, alla prova dei fatti, per la conservazione più completa”.
LA REPLICA: “INADEGUATO E’ LUI”– Non s’è fatta attendere troppo la replica del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, che in una nota parte lancia in resta a sua volta contro il titolare dell’assessorato allo sport: “Mentre l’immondizia che giace per settimane senza essere raccolta comincia ad invadere i cortili degli appartamenti dei ternani, mentre stiamo per ipotecare il futuro delle prossime generazioni di concittadini che si dovranno sobbarcare decine di milioni di euro tra derivati, residui attivi e predissesto, il Pd ternano per bocca dell’assessore Giacchetti, non trova meglio da fare che continuare a raccontare barzellette ai propri cittadini.
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