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Nel Pd umbro la young generation si affaccia e si ritrova sul 2020

Le mosse di Ascani, Leonelli e altri e la partita per la successione a Catiuscia Marini: volti, trame e protagonisti

PERUGIA – I figli crescono e le mamme imbiancano, cantava quel mirabile paroliere di Roberto Vecchioni. E allora, nel Pd umbro, le risatine e le alzate di spalle cominciano a lasciare spazio a qualche pensoso interrogativo non privo di una certa ansia: ma non è che i ragazzi si vogliono mettere in proprio e giocarsi in gruppo la partita del 2020? E loro, i ragazzi che tutti immaginano eternamente con il ciuccio e la voglia di tutela , un po’ smentiscono, ma un po’ rilanciano l’idea di non chiedere più che le chiavi per rientrare in casa dopo le otto di sera. Dal segretario regionale Leonelli, per passare al parlamentare Anna Ascani per arrivare all’assessore Bucari di Terni, il torpedone sta via via imbarcando sempre più passeggeri. Certo su Ascani si vanno appuntando le attenzioni dei più, e le ragazza di Città di Castello dal sorriso affilato e il passo flessuoso, non è tipo da tirarsi indietro, ma con la scaltrezza di chi sa aspettare l’attimo giusto per fare il passo in vanti.

E l’orizzonte temporale per tutti è la successione a Catiuscia II: ci vediamo nel 2020 e vediamo se pensate di tapparci la bocca con il ciuccio, ha mandato a dire la pulzella dell’Alto Tevere in una recente intervista. Ma da soli, non si va da nessuna parte e l’arte della politica insegna che la costruzione delle alleanze è la prima regola da seguire per evitare sgradite sorprese. Ed è per questo, che il patto tra la young generation del Pd si sta facendo avanti tra silenzi di complicità, incontri furtivi e convergenze tra opposti.

Il segretario regionale Leonelli e l’intera segreteria da lui voluta (Meloni, Chiodi, Gambuli, Burico, così come i sindaci Pensi, Chiodini e Betti tanto per citare quelli a portata di memoria) si muovono su questo spartito e il tempo indubbiamente è dalla loro parte, ma nel gioco delle alleanze in vista della data fatidica altri insospettabili compagni di viaggio potrebbero aggregarsi. Il tutto nella freddezza e scetticismo di chi sul palcoscenico già c’è e vorrebbe restarci o, comunque, limitare il gioco del gruppo. La data è lontana e molto filo da tessere ci sarà, ma alcune linee di tendenza già si fanno avanti. Le elezioni politiche con la relativa e brutale roulette delle candidature – salvo accordo di sistema tra la presidente Marini e l’area del sottosegretario Bocci – sarà il banco di prova per capire se la young generation al di là degli incontri furtivi tra ex liceali è in grado di giocare di sponda e rinterzo. Ovviamente al sottosegretario e tantomeno alla presidente sono sfuggiti i rumori di fondo. Che si fa, con i ragazzi? Silenzi, qualche battuta lasciata cadere per sbaglio e non poche ironie. “Il 2020 è lontano, e comunque credo che questa volta non si volterà pagina ma si cambierà libro” si è lasciata sfuggire ad una cena con i suoi l’inquilino di palazzo Donini accompagnando il tutto con un sorriso. Come a dire: i ragazzi si facciano avanti che questa volta il campo da gioco può essere occupato da loro. Se ne riparlerà, ma segnatevi data e nomi. Per ora.

 

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