NARNI – C’è stato, all’alba del nuovo millennio, un ‘piccolo’ terremoto in una importante cittadina umbra sul quale sembra essere scesa la cappa dell’oblio, ma che ancora mostrerebbe le sue ferite.
Questo, almeno, è quanto riferisce in una nota il consigliere comunale di FI a Narni, Sergio Bruschini: “Sono giorni di lutto e di coesione civica, ma sono giorni anche dove si deve riflettere in ogni comunità e ogni cittadino su cosa si può fare e cosa si sta facendo nel proprio territorio per evitare il più possibile disastri legati al terremoto. Riguardo a ciò cito un fatto accadutomi l’altro giorno, parlando con un amministratore regionale in merito al sisma del 2000. Proprio quel terremoto che ha avuto come epicentro Narni, o meglio, la frazione di San Faustino-Santa Lucia. Un terremoto che fortunatamente non ha fatto morti, ma ha solo causato dei crolli, lesioni gravi di abitazioni, sgomberi totali. Di quel terremoto la Regione e le cronache nazionali non parlano, come se mai fosse accaduto. Non è che non sia stato fatto nulla in questi 16 anni, risorse sono arrivate, le principali lesioni e le case distrutte sono state riparate, ma di quel terremoto ancora rimangono ferite aperte: Molte case sono ancora danneggiate, per alcune, addirittura, gli stessi proprietari hanno pagato di tasca propria la riparazione e mai avuto ancora un minimo risarcimento. Ecco, ora tutti parliamo di prevenzione, del certificato sismico dell’edificio, ma a Narni qualcuno dovrebbe ricordarsi che dal 2000 ci sono decine e decine di case lesionate dal terremoto, non certo in condizioni ottimali. Forse sarebbe il caso che di intervenire”.