PERUGIA – Con lo slogan “Fermatevi! La guerra è una follia”, scritto anche nello striscione in apertura del corteo, è partita questa mattina intorno alle ore 9 per concludersi poco dopo le 14 l’edizione straordinaria della Marcia Perugia Assisi della pace e della fraternità, voluta per gridare il cessate il fuoco nella guerra in Ucraina.
Dopo l’accoglienza dei partecipanti e alcuni discorsi di apertura ai Giardini del Frontone di Perugia, si è messo in cammino il lungo corteo composto – secondo i primi dati forniti dagli organizzatori – da 156 Comuni, Province e Regioni, 53 Scuole, 88 Associazioni nazionali, 359 Associazioni locali.
Pace in Ucraina
La marcia ha fatto proprio il grido di Papa Francesco, come ha ha ricordato dal palco Flavio Lotti, Coordinatore del Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi. “Questa marcia la facciamo insieme a lui scegliendo di stare dalla parte delle vittime senza discriminazioni- ha spiegato – “Questa marcia la facciamo insieme a lui scegliendo di stare dalla parte delle vittime senza discriminazioni“, ha affermato Lotti. “Una marcia con una guerra da fermare, le polemiche sono solo parte di quella che prosegue anche dentro la nostra società e che pretenderebbe di vederci tutti gli uni contro gli altri”, ha commentato in riferimento ad un cartello sopra il palco (Missili da est, armi da ovest. La pace da dove?”) e rispondendo a chi li accusava, nel manifesto ufficiale i mettere sullo stesso piano aggressori ed aggrediti. “È per loro che oggi siamo qui e per tutte le vittime delle guerre” ha poi affermato Lotti mostrando sul palco una grande bandiera dell’Ucraina e dedicando a chi perso la vita durante il conflitto un minuto di silenzio.
La presidente Tesei
Il messaggio della presidente dell’Umbria Donatella Tesei, è rivolto alla capacità diplomatica e a favorire il negoziato: “La straordinarietà – ha detto – la comprendiamo tutti e siamo preoccupati. Dopo essere usciti provati dalla pandemia ci siamo trovati una guerra terribile nel cuore dell’Europa. Oggi da qui deve partire quindi il messaggio che è possibile concretamente costruire un dialogo con procedure che ci sono ma che non sono state perseguite fino in fondo. Il dialogo può portare a qualsiasi soluzione”.
L’adesione dei giornalisti umbri
Presente anche una delegazione di Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Assostampa e Ussi (Unione Stampa Sportiva) gruppo umbro, oltre a Federazione Nazionale della Stampa ed Usigrai.