Patrimonio di pregio
“Le risorse, 11,4 milioni di euro, erano finalizzate a finanziare progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del terzo settore, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico. Siamo molto soddisfatti che in molti su tutto il territorio regionale, abbiano colto questa occasione. I progetti ammessi a finanziamento – aggiunge l’assessore – contribuiranno al recupero e alla conservazione di edifici storici e culturali, in particolare edifici deputati alla cultura religiosa come cappelle, piccole chiese e canoniche, che potranno essere aperte a visite organizzate contribuendo così alla promozione della cultura e alla valorizzazione di questo grande patrimonio che arricchisce le città e i borghi dell’Umbria, mantenendo quel tratto identitario che proprio di questo bellissimo patrimonio di valore artistico ha fatto un volano per il turismo ambientale e culturale”.
Risorse a fondo perduto
Le risorse, a fondo perduto, sono assegnate fino all’80 per cento delle spese ammissibili, nei limiti massimi di 150mila euro per intervento ammesso a finanziamento; fino al 100 per cento delle spese ammissibili, nei limiti massimi di 150mila euro per soggetto ammesso il cui bene è stato dichiarato di interesse culturale.