NORCIA Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Norcia venerdì mattina. Prima tappa della sua visita alla città di San Benedetto, l’area delle casette Sae di via XX Settembre. Ad attendere il capo dello Stato, alcuni degli sfollati che da cinque anni vivono in questo villaggio che ospita 21 famiglie. Il presidente si sposterà poi nel centro storico, dove raggiunterà piazza San Benedetto dopo aver attraversato corso Sertorio, partendo da porta Romana. Per Mattarella questa di Norcia è la prima visita istituzionale del suo secondo settennato. “Bisogna tornare rapidamente alla normalità”, ha detto il presidente. Poco prima il presidente ha visitato il quartiere Sae incontrando alcuni dei residenti delle casette prefabbricate. Parlando con la signora Carla che vive lì e che gli chiedeva di voler tornare a casa sua, il presidente le ha replicato: “ha ragione, la casa è importante”. “Dal terremoto e dall’ inizio della ricostruzione è passato tanto tempo ma è un tempo che “non attenua l’ impegno delle istituzioni ma semmai la rafforza”, ha sottolineato Mattarella.
Il conflitto in Ucraina
Il presidente Mattarella è intervenuto anche sul conflitto in Ucraina. “Si è abbattuta sull’Europa – ha detto – una nuova tragedia che si è abbattuta con violenza, non su un solo paese ma sull’intera Europa, mettendo in pericolo pace e libertà. Non riguarda un paese lontano, ma ciascuno di noi. Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga ciò che i popoli d’Europa sono stati capaci di costruire e realizzare in questi sette decenni in termini di collaborazione di pace di ricerca di obiettivi comuni nel nome dell’umanità. Non ci si è limitati a sollevarci, in Europa, nel passato, dalle macerie e dagli orrori delle guerre fratricide, ma si è compiuto lo sforzo di realizzare un mondo di reciproco rispetto e collaborazione, il mondo che ha superato la guerra fredda e che non intende vedere calpestati i principi della pacifica convivenza. Non siamo disposti – ha detto ancora – a piegarci alla violenza della forza, oggi utilizzata per sottomettere l’Ucraina ma domani, non sappiamo per quali altri obiettivi. L’Eurpoa rischia di precipitare in una spirale di guerra, in un vortice di conflitti, nel quale è impossibile prevedere sviluppi. Nessuno deve essere certo di restarne del tutto immune”.
La presidente Tesei e la ricostruzione
“È un vero onore per la nostra comunità regionale ricevere oggi la sua visita e siamo orgogliosi che per la prima uscita del suo nuovo mandato abbia scelto proprio Norcia“, ha dichiarato la presidente della Regione, Donatella Tesei, nel suo intervento dinanzi al capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Norcia, e i territori circostanti, mostrano ancora alcune delle ferite del sisma del 2016, ma al tempo stesso rappresentano anche il simbolo della rinascita e della ripartenza”, ha aggiunto Tesei, sottolineando come “l’accelerazione che la ricostruzione ha avuto negli ultimi due anni è tangibile risultato dell’ attenzione e della cura che abbiamo rivolto alla zona del cratere”. “In questi luoghi, colpiti nel profondo, la ricostruzione non è, e non può essere – ha detto ancora Tesei – solo quella materiale. Ve ne è infatti una che richiede ancora più lavoro e tempo, che riguarda la rigenerazione della comunità. La capacità di intercettare con i nostri progetti i fondi Pnrr è stata di fondamentale importanza”. “Le popolazioni colpite dal sisma, così come già successo in passato, non si sono inchinate, ma asciugando le lacrime hanno rialzato con coraggio la testa ed è fondamentale continuare a far sentire loro la vicinanza delle istituzioni, a tutti i livelli. Vicinanza testimoniata con forza oggi dalla presenza del presidente della Repubblica”, ha detto la governatrice. Che ha ricordato anche i “due anni straordinari, dove siamo stati messi a dura prova dall’ emergenza pandemica dalla quale stiamo uscendo grazie all’ apporto di tutti”. “A tal proposito – ha concluso Tesei – stato fondamentale per riuscire ad intervenire tempestivamente con le vaccinazioni”.
Una presenza che dà slancio
“La sua presenza qui oggi, signor presidente, ci dà lo slancio necessario a rinnovare l’impegno e intensificare ogni sforzo per garantire il completamento del percorso di ricostruzione e rinascita che i cittadini di questi territori, feriti ma ricchi di storia, risorse e bellezza, hanno diritto di vedere realizzato nel più breve tempo possibile”: ha dichiarato il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini. “Si tratta – ha spiegato – di un gesto denso di significato, che rinsalda la fiducia nelle Istituzioni, in uno dei processi di ricostruzione più complessi degli ultimi decenni”. “In questi due anni – ha detto ancora il commissario – il nostro Paese, al pari di molte altre nazioni, ha vissuto le difficoltà della grave crisi pandemica, che ha portato via troppe vite, costretto a restrizioni, causato crisi economica e molte solitudini. Nei luoghi colpiti dal terremoto – ha sottolineato Legnini – la sofferenza è stata ancor più intensa, perché ad emergenza si è aggiunta nuova emergenza; e cittadini, imprese, amministratori locali hanno affrontato sacrifici senza precedenti”.
Il sindaco Alemanno
Dal canto suo, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, si esprime così: “Oggi, presidente – ha dichiara il sindaco – questa comunità dà il via anche alla 58/a edizione della Mostra mercato del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici della Valnerina, da sempre vetrina nazionale ed internazionale della nostra terra e che, insieme alle celebrazioni benedettine fin dal 2017, ha rappresentato la volontà di rinascere, senza fermarsi nemmeno di fronte alla distruzione del sisma”. “Vogliamo ardentemente auspicare che il messaggio di pace che oggi lanciamo da questa simbolica piazza raggiunga tutti coloro che hanno potere di intervenire affinché la pace, di cui abbiamo potuto godere negli ultimi 70 anni, possa di nuovo essere la normalità”, ha detto ancora il sindaco.
Accensione della fiaccola
“Proprio dalla terra della pace, l’Umbria, si alza un messaggio di condanna di quanto sta accadendo ma anche di necessità di aprire un dialogo”, ha dichiarato la presidente della Regione Tesei in occasione dell’accensione della fiaccola benedettina, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La fiaccola “Pro Pace et Europa Una” è stata accesa all’interno del cantiere della Basilica di San Benedetto, che proprio in questi giorni ha visto innalzarsi la grande gru, preludio alla ricostruzione di quello che è divenuto il simbolo del sisma del 30 ottobre 2016. Papa Francesco aveva benedetto la fiaccola di Norcia mercoledì 23 febbraio, nel corso dell’udienza generale svoltasi nell’aula Paolo VI in Vaticano.
Le autorità hanno accompagnato Mattarella nel centro storico di Norcia: con lui la presidente della Regione Donatella Tesei, il prefetto di Perugia Armando Gradone, il sindaco della città Nicola Alemanno e altri rappresentanti istituzionali. Mattarella ha visitato il centro storico e si è soffermato a salutare i tanti che l’hanno salutato prima del suo rientro a Roma.