PERUGIA – Prima ancora che sia il consiglio regionale ad esprimersi sulla vicenda, sono già cominciati i fuochi d’artificio sul progetto stadio-clinica di Bandecchi. La questione è nota: la ristrutturazione del Liberati sarà sostenuta dalla realizzazione di una clinica specialistica convenzionata per la metà dei 203 posti con la sanità pubblica.
Posti che – se non intercorreranno deroghe-sono quasi tutti esauriti e quindi in gran parte andranno redistribuiti, togliendoli alle cliniche perugine che attualmente ne beneficiano.
La lettera
Nella missiva, il circolo Pd di Settevalli chiede agli esponenti dem di comune e regione di votare no al progetto. Precisano di voler sgombrare il campo da ogni equivoco e lettura campanilistica, ma in realtà affondano
“Per ammodernare uno stadio – scrivono – si consente al proprietario della società calcistica la costruzione di una clinica privata a cui si dovrebbe garantire fin da ora accreditamento e convenzionamento. L’organizzazione del sistema sanitario regionale viene quindi piegata agli interessi di un senz’altro importante imprenditore del settore calcistico, del quale non si conosce altrettanto rilievo imprenditoriale nel settore sanitario (…) La sostenibilità economica della realizzazione del nuovo stadio ternano si regge quasi interamente sulla costruzione di una nuova clinica, la quale dovrebbe operare non in regime privato (con prestazioni pagate direttamente dai pazienti) ma, come pretendono i richiedenti, in regime di convenzione con il sistema sanitario regionale (con prestazioni, cioè, pagate dalla Usl). In buona sostanza l’attuale presidente della Ternana Bandecchi si ritroverà per moltissimi anni a gestire uno stadio, nonché proprietario di una clinica entrambi pagati con il decisivo contributo dei soldi pubblici provenienti dalle tasse dei cittadini”.
Poi il no secco sui posti in convenzione: “”Come possono le pubbliche amministrazioni (comuni, regione e Usl) dire oggi quello che sarà domani saltando tutti i passaggi previsti? Come possono eludere le necessarie procedure di evidenza pubblica per l’individuazione dei soggetti privati? (…) . Non è una vicenda che può rimanere confinata nel dibattito cittadino ternano, perché riguarda tutta la regione, dato che tutti gli umbri pagheranno di tasca loro le politiche di privatizzazione della sanità umbra. E poi riguarda anche Perugia dove importanti servizi potrebbero essere tagliati per ‘riequilibrare’ i nuovi posti letto privati ternani”
La replica di Bandecchi
Immediata la replica di Bandecchi, sui canali social della Ternana: “I soldi guadagnati onestamente non sono vostri, ma di chi li ha guadagnati – replica il patron delle Fere – il vostro modo di pensare resta un modo comunista che niente ha da condividere con la realtà di adesso. Certi atteggiamenti retrogradi o sono frutto di invidia o sono frutto di stupidità. Così non perseguite l’interesse pubblico, che dovrebbe invece rappresentare il vostro credo politico. Putin aspetta adepti!”
A sostegno di Bandecchi anche il sindaco Latini, il presidente del consiglio comunale Ferranti ed il Movimento 5 Stelle. Gentiletti, di Senso Civico, bacchetta la sinistra perugina, dicendo che non c’è bisogno di dare indicazioni a quella ternana, ma anche la destra. E il Pd ternano? Silente. Astenuto. Come quando si è trattato di votare sul progetto.
Update: la nota a tarda sera del Pd
Il Pd ternano ci mette tutto un pomeriggio prima di prendere posizione e quando lo fa, alle 20.50 si limita a definire inopportuna l’uscita dei colleghi di partito perugini ed attacca il sindaco Latini, il quale aveva punzecchiato il partito sull’astensione. Ecco la nota a firma del segretario Pierluigi Spinelli: