GUBBIO – Dopo due anni tornano i Ceri a far sorridere Gubbio e l’Umbria. Domenica 15 il popolo eugubino è tornato a celebrare il santo patrono Ubaldo all’alba con la tradizionale sveglia dei tamburini. Nella tarda mattina è avvenuta l’Alzata: i Ceri ‘incavijati’ sulla barella sono stati sollevati in posizione verticale e sono seguite tre girate intorno al pennone della piazza. Nel pomeriggio, alle 16.45, è programmata la processione con la reliquia e la statua di Sant’Ubaldo dalla Cattedrale fino alla chiesa dei Neri. Poco prima delle 18, invece, è attesa l’Alzatella e la prima sosta in cima alla Callata dei Neri per aspettare la processione e la benedizione del vescovo Luciano Paolucci Bedini. Subito dopo partirà la Corsa dalla chiesa dei neri a palazzo Ferranti (primo tratto), da palazzo Ferranti al palazzo dei Consoli (secondo tratto) e da palazzo Consoli a Porte Sant’Ubaldo (terzo tratto).
La presidente Tesei
Pochi minuti prima dell’Alzata, è intervenuta la presidente della Regione Donatella Tesei, per la prima volta alla Festa dei Ceri da presidente: “Siamo tutti molto emozionati, perché finalmente l’Umbria riparte, anche da un punto di vista turistico, e la Festa dei Ceri ne è un segno forte e tangibile, anche perché i Ceri rappresentano la Regione e sono un patrimonio storico e identitario di tutta l’Umbria. Fin al dicembre scorso, quando sono venuta a Gubbio per l’accensione dell’albero di Natale, abbiamo aperto alla possibilità di tornare a recuperare questa bellissima giornata, che ci riempie davvero il cuore”.