FOLIGNO – Un segnale di speranza, dopo due anni segnati dal dolore e disagio della pandemia. L’Assemblea ecclesiale delle Chiese umbre, celebrata sabato 28 maggio nella chiesa di San Paolo apostolo a Foligno, si è conclusa con la preghiera dei Vespri presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve. Nella sua breve riflessione il cardinale ha esortato a “guardare in alto, a prendere il largo, per essere credibili come credenti”. Ha quindi rivolto il saluto all’amata Chiesa umbra augurandole di vivere sempre “la gioia che viene da Gesù”.
Monsignor Castellucci
Ad aprire i lavori monsignor Erio Castellucci, uno dei tre vice presidenti della Conferenza episcopale italiana, arcivescovo abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, con la relazione “Quale ripresa? Per una sapienza pastorale dopo la pandemia”. Da dove ripartire nelle comunità ecclesiali dopo lo ‘sconforto’ che ha colpito la Chiesa dopo due anni di pandemia? È stata questa la domanda centrale su cui si è concentrato monsignor Castellucci sottolineando non tanto con ‘cosa’ ma un ‘come’: un atteggiamento che le comunità devono adottare per affrontare le sfide, le crisi “che fanno parte della vita”. Nel suo intervento monsignor Castellucci ha ripercorso le sfide e le crisi degli ultimi anni: la crisi economica del 2008, la crisi migratoria del 2011, la crisi ambientale del 2015, la crisi sanitaria da Covid del 2020 e, non ultima, la crisi della guerra in Ucraina. “Le crisi non vanno schivate ma affrontate” ha sottolineato il relatore nel corso del suo intervento rimarcando però l’atteggiamento che deve contraddistinguere i cristiani: “la gioia e senza lamentazioni”.
Le parole di monsignor Boccardo
Mosnignor Renato Boccardo, presidente Ceu, sottolinea: “Cè voglia di rimettersi in movimento, non per fare qualche cosa ma per rinsaldare legami di comunione e di fraternità e di comunione che ci fanno guardare con ‘tenerezza’ al nostro mondo bisognoso più che mai di un messaggio di vita e di speranza – ha sottolineato il presidente dei vescovi umbri -. Abbiamo ‘venti di guerra’ che ci minacciano, ci sono le conseguenze del Covid, le difficoltà economiche: a questo mondo ferito, i cristiani devono dare un segnale di vita, e questo incontrarsi questa mattina può essere un segnale verso chi ci guarda ma anche un incoraggiamento per chi è venuto. Siamo eredi di un grande patrimonio che si consolida e si rafforza nella misura in cui è condiviso.Non possiamo nascondere le difficoltà e tutte le fatiche che ci appesantiscono come comunità e singoli individui, ma allo stesso tempo piangerci addosso o fare la lista delle lamentele non ci porta da nessuna parte. Dobbiamo prendere atto di questa realtà e dentro questa realtà andare avanti anche dando vita ad alcune esperienze particolarmente significative che possano interpellare e incuriosire coloro che per ragioni diverse, almeno apparentemente, sembrano non essere interessati”
Il saluto a Bassetti
Dopo la benedizione finale, monsignor Renato Boccardo, a nome dei vescovi e dei delegati presenti all’Assemblea ha rivolto un saluto ammirato e riconoscente al cardinale Gualtiero Bassetti, che proprio ieri (27 maggio) ha visto concludersi il suo servizio episcopale alla Chiesa di Perugia-Città della Pieve: “la sua cordiale umanità, la sua sapienza pastorale e la sua generosa dedizione capace di tessere relazioni per favorire e rafforzare la comunione rimangono per noi esempio luminoso e preziosa eredità da raccogliere e custodire. Confidiamo che vorrà continuare ad accompagnarci con il suo consiglio e la sua preghiera”. Un lungo applauso ha sottolineato questo momento di familiare saluto, con l’affetto che sempre la comunità umbra ha avuto e dimostrato al cardinale Gualtiero.