Oltre don Ciotti e Prodi e altri
La Festa di Scienza e Filosofia, dunque, dedicherà ampio spazio alla situazione internazionale, incrociandola a temi centrali in Italia e nel resto del mondo come i cambianti climatici, l’intelligenza artificiale, chatGpt, Metaverso e libertà di pensiero. Lunghissimo l’elenco dei relatori che vanno dal fisico Roberto Battiston all’analista geopolitico Dario Fabbri, passando per l’infettivologo Massimo Galli, il filosofo Silvano Tagliagambe, il linguista Massimo Arcangeli e il direttore del quotidiano La Repubblica Maurizio Molinari. Accanto alle conferenze troverà poi spazio, come sempre, anche Experimenta, l’Officina di Festa di Scienza e Filosofia curata dal prof Corrado Morici e allestita a palazzo Brunetti Candiotti di Foligno, che anche quest’anno proporrà 18 esperienze manipolative e sensoriali, laboratori scientifici e dimostrativi ed exhibit tecnologici aperti a tutti, dai bambini agli adulti.
Il gemellaggio con Fabriano
“Tra le novità di quest’anno la sinergia con Fabriano, grazie al Rotary Club che si è dimostrato un collaboratore molto efficiente”, ha detto il direttore del Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno, Pierluigi Mingarelli, nel corso della conferenza stampa di presentazione in Regione, spiegando che il 21 e 22 aprile si terrà una sezione parallela della Festa a Fabriano con 17 ospiti. “Abbiamo costruito due iniziative che si incastrano in una sola, ma ognuna delle quali avrà una sua fisionomia, una sua autonomia, coinvolgendo Foligno e Fabriano, entrambe legate alla produzione della carta, ma ciò che ci unisce di più è la volontà di ricercare strade comuni per scrivere il futuro”. A “dare il benvenuto agli amici di Fabriano, città storicamente collegata a Foligno» l’assessore comunale Marco Cesaro, che si è detto «molto soddisfatto del gemellaggio costruito intorno a una manifestazione consolidata”.
Tema centrale
La presidente Donatella Tesei si è, invece, concentrata sul tema scelto dalla Festa, definendolo “molto centrale, anche per me che da quando ricopro l’incarico di presidente della Regione non ho fatto altro che gestire crisi: dalla pandemia alle conseguenze che ha avuto anche nel nostro Paese la guerra in Europa e fino ad arrivare ad un fenomeno come l’inflazione che oggi ha un impatto importantissimo su famiglie e imprese. Tutte questioni – ha detto – che richiedono un approccio scientifico», ha detto la governatrice che ha poi espresso parole di apprezzamento per «il dialogo avviato con le Marche e la condivisione di percorsi culturali, perché in linea con quello che sia io che il presidente Francesco Acquaroli sosteniamo da tempo. La collaborazione tra Umbria e Marche è fondamentale e strategica, anche perché sono tante le cose che ci accomunano”