Fibra ottica, la Regione: “Nel 2020 in tutta la regione, spesi 14,6 milioni”
Condividi

Lavori per la posa della fibra ottica
Aree All’iniziativa, che si è svolta al Municipio, hanno preso parte, oltre al presidente della Regione Paparelli, il sindaco Sandro Pasquali e rappresentanti di Infratel Italia, società in house del ministero dello Sviluppo economico, ed Open Fiber, la società concessionaria per la costruzione, manutenzione e gestione della rete di accesso alla banda ultra larga nelle cosiddette ‘aree bianche’. Presenti inoltre alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, dei sindacati e un gruppo di ragazzi che sta partecipando al Trasimeno Flippers summer camp. Il sindaco Pasquali ha parlato di “un giorno atteso da molto tempo. Con la posa della prima fibra ottica – ha dichiarato – Passignano, che è luogo di turismo, ricerca e innovazione, dimostra di essere all’altezza del tempo che viviamo e delle sfide future. Le azioni compiute oggi serviranno ad essere più produttive domani”.
Il Piano Il Piano umbro per la banda ultra larga – riporta una nota della Regione – interessa tutti i 92 comuni umbri e prevede un investimento complessivo di 56 milioni di euro, fra risorse regionali e statali, che entro il 2020 consentirà, nelle aree a fallimento di mercato, di avere una connettività a 100 Megabit/s per il 70 per cento della popolazione ed una ad almeno 30 Megabit/ per la parte rimanente. “L’Umbria – ha detto ancora il presidente Paparelli – ha posato ad oggi oltre 600 chilometri di fibra ottica collegando 226 sedi pubbliche, con un investimento fatto finora di oltre 14,6 milioni di euro». «Entro il 2020 – ha sottolineato ancora il presidente della Regione – contiamo di consentire così a più di 300.000 abitanti, oltre a imprese e sedi pubbliche, di collegarsi al resto d’Italia e d’Europa attraverso la banda ultra larga. L’Umbria – ha rimarcato Paparelli – ha anche fatto da apripista a livello nazionale sul tema delle procedure autorizzatorie. È, infatti, l’unica Regione in Italia ad aver applicato il modello semplificativo previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Anche se ogni comune è un caso a sé, le statistiche ormai dicono che in circa 40 giorni dal primo contatto si ottengono le autorizzazioni necessarie, nei 20-30 giorni successivi si apre il cantiere, dopo 3 o 4 mesi i lavori sono conclusi. Fra alcuni mesi, dunque, sarà possibile – ha concluso – l’accensione della rete e si potranno apprezzare concretamente i suoi benefici”.
Seguici su
Diventa un nostro follower Diventa un nostro follower Diventa un nostro follower