PERUGIA/ TERNI – Festa della Repubblica celebrata in tutta l’Umbria. Nei due capoluoghi di provincia, incrocio singolare: probabilmente l’ultima per Romizi – che non potrà essere ricandidato e che l’anno prossimo in questa data potrebbe già concorrere per la Regione – la prima per Stefano Bandecchi. A Perugia cerminonia ai giardini del Frontone, a Terni invece al Monumento ai Caduti di Piazza Briccialdi e poi in Piazza Tacito, alla presenza delle le massime autorità civili, religiose e militari della regione, nonché le associazioni di combattenti e reduci di guerra.
A Perugia presenti la presidente della Regione Donatella Tesei, il vice presidente Roberto Morroni, il vice presidente dell’Assemblea Legislativa Michele Bettarelli, la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, gli assessori Luca Merli ed Edi Cicchi, Michele Cesaro, Francesca Renda, Nicola Paciotti, Maria Cristina Morbello, il vescovo Ivan Maffeis, la parlamentare Emma Pavanelli, il procuratore generale Sergio Sottani, i consoli onorari di Francia e Brasile in Perugia, il rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero, il rettore dell’Università per Stranieri Valerio De Cesaris, numerosi sindaci della Provincia e tanti altri. A Terni presente la presidente della Provincia Laura Pernazza.
Tesei e Proietti
Ad aprire la serie è stata la presidente Tesei che ha parlato, riferendosi all’Italia, “di un grande paese che, tramite i valori della Costituzione, sa dare risposte e fare squadra anche nei momenti di difficoltà e bisogno. La festa di oggi ci deve quindi rendere consapevoli dell’importanza della democrazia e del rispetto delle Istituzioni nonché indurre a lavorare mettendo sempre al primo posto il bene delle comunità”.
Per la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti “oggi permea l’aria un sentimento di appartenenza allo Stato ed alle Istituzioni; ecco perché va rivolto un pensiero di gratitudine a coloro che lavorano per il bene del Paese nonché agli insigniti che sono esempio per i giovani. Il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani, i cui valori sono racchiusi nella Costituzione. Proietti, ricordando i conflitti in Ucraina ed in tante altre parti del mondo, ha ribadito che l’Italia, come scritto nella Carta, ripudia la guerra e lavora per garantire a tutti il diritto alla pace”. Si è poi rivolta ai giovani, definiti il nostro futuro e nostro presente, a cui “dobbiamo far capire che devono e possono essere protagonisti scrivendo la storia futura del Paese”.
Romizi
“Celebrare il 2 giugno significa dunque celebrare libertà, pace, democrazia, Costituzione: i pilastri fondamentali su cui ora e in ogni tempo deve reggersi l’Italia. Quel terreno, va ricordato, fu, in alcune realtà, preparato da un passaggio di avvicinamento fondamentale: le prime elezioni amministrative per il ristabilimento dei consigli municipali dopo la fine della dittatura. Perugia, come ricordammo qualche anno fa con un’apposita mostra voluta dall’assessore Varasano, andò al voto il 7 aprile del 1946, precedendo molte città italiane”, ha spiegato il sindaco di Perugia Andrea Romizi.
Bandecchi
““Auguri ai cittadini di Terni e a tutti gli italiani per la festa della nostra Repubblica. Il 2 giugno ci riporta a un momento fondamentale della storia e ci ricorda di rinnovare il nostro impegno per la nostra democrazia. Condivido pienamente le bellissime parole del Presidente Mattarella pubblicate dal quotidiano Il Foglio: la festa della Repubblica è festa della felicità”, ha detto il sindaco Bandecchi. E ancora: “La nostra Costituzione ci ha indicato la giusta via, dandoci la forza di reagire in situazioni spesso complesse. I principi sanciti dai nostri padri costituenti sono un faro per la rotta da seguire, soprattutto verso le nuove generazioni: abbiamo il dovere di garantire loro un futuro luminoso e sereno”.