Le celebrazioni Qui il primo cittadino Andrea Romizi è intervenuto per ricordare la «data simbolo e spartiacque della nostra storia cittadina: il 20 giugno 1859. Oggi, dopo mesi di dolorosa chiusura e di necessarie limitazioni dovute alla pandemia, costretti a celebrare senza scuole e senza i cori festosi dei bambini, capiamo ancora di più il senso di quel desiderio, di quell’anelito di libertà» ha detto dopo aver deposto le corone d’alloro al Monumento ai caduti, al Poligono di Tiro, in Borgo XX Giugno, al cimitero civico e in piazza Braccio Fortebracci per l’ulteriore deposizione di una corona di alloro alla lapide in memoria delle vittime di tutti i genocidi. Al fianco del sindaco, comunque, alcuni cittadini, gli assessori e i consiglieri comunali, oltreché i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e del comitato per le celebrazioni, che hanno assistito all’accensione del fuoco sulla sommità del monumento del XX giugno per mano dei vigili del fuoco.
Il discorso “In maniera sobria e per necessità, ma con la passione di sempre, celebriamo la festa grande del XX Giugno 1859, evento dopo il quale Perugia guadagnò una nuova, significativa notorietà, i perugini divennero noti per coraggio e volontà. Un filo, sottile ma robusto, lega poi il XX Giugno 1859 al 20 giugno 1944: un filo ideale di libertà e uguaglianza, due date lontane nel tempo, ma unite da un significato politico. Oggi – ha proseguito Romizi – celebriamo anche l’altro 20 Giugno, la liberazione, l’ingresso in città delle truppe Alleate, il ritorno alla democrazia. Il XX Giugno 1859 e il 20 Giugno 1944 si saldano e parlano ancora a ciascuno di noi, ricordandoci il senso e l’importanza del coraggio, dell’impegno civile e del sogno più grande in ogni epoca e sotto ogni cielo: la libertà. Una libertà che soprattutto oggi, in questa delicata fase post Covid, dobbiamo comprendere, onorare e difendere con comportamenti virtuosi. Ognuno di noi continui – ha concluso – a fare la propria parte con responsabilità e generosità, adoperandosi per la ripresa di una vita serena e con un’attenzione particolare alle persone sofferenti, a cui va tutta la nostra vicinanza”.
Albo In occasione delle celebrazioni del XX Giugno si è svolta anche la cerimonia di iscrizione nell’Albo d’oro della città dell’Azienda ospedaliera di Perugia, del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, della Asl Umbria 1- distretto del Perugino, delle professioni sanitarie impegnate a fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19, per il tramite degli ordini professionali di appartenenza, e dell’Avis comunale di Perugia. Presenti alla cerimonia anche la presidente della Regione Donatella Tesei, il prefetto Claudio Sgaraglia, il vescovo ausiliario mons. Marco Salvi. “Mi sento, nel profondo – ha detto il sindaco, Andrea Romizi – commosso e onorato nel vedere iscrivere all’Albo d’oro chi ha dimostrato totale dedizione nel combattere la terribile pandemia che ci ha colpito, con un profondo senso di riconoscenza nei confronti di uomini e donne che hanno affrontato il Covid-19 senza risparmiarsi, lottando per salvare le nostre vite, per rassicurarci, per garantirci dei servizi essenziali”.
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