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Elezioni suppletive per il Senato, sarà una sfida tutta in rosa: Alessandrini contro Mascio

PERUGIA – Una sfida tutta in rosa e tutta all’insegna del derby ternano: da una parte il centrosinistra con Elisabetta Mascio e dall’altra l’attuale consigliere regionale della Lega, Valeria Alessandrini. Sono loro due che si sfideranno l’8 marzo per un posto in Senato dopo le dimissioni della presidente della Regione Donatella Tesei. n partita, ma con meno chance, anche il M5S che punta su  Roberto Alcidi. Ricordiamo che saranno chiamati al voto quasi 300 mila umbri residenti in 60 comuni, ossia l’intera provincia di Terni, Foligno, Spoleto e Todi e relativi comprensori. Un test elettorale in qualche modo indicativo.

Retroscena Lettura dietro le quinte: sulla scelta di Mascio, dirigente scolastico in pensione e sorella dell’ex assessore regionale Giuseppe Mascio, ha pesato il partito ternano guidato attualmente dal tandem costituito dall’ex senatore e attuale commissario cittadino Gianluca Rossi e dall’attuale consigliere regionale Fabio Paparelli. Il tutto sotto la regia del deputato e commissario regionale del partito Walter Verini e con l’autorevole via libera del vice ministro Marina Sereni. E il metodo delle decisine tra pochi non piace dentro e fuori il Pd. Il vice ministro Anna Ascani fa sapere di “essere stata informata solo a decisione presa e come me tanti altri: questo non è un bel modo di trattare la comunità del Pd umbro”. E la seconda bordata arriva dal consigliere regionale Andrea Fora che dopo l’appello lanciato le settimane scorse, ora dice che “non è stato possibile condividere un percorso comune ad iniziare dal Pd che ha scelto un suo legittimo metodo interno di individuazione di un candidato al quale facciamo i migliori auguri di successo in questa difficile competizione elettorale”. Insomma, nel centrosinistra la polemica è alta.

Sconfitta Sul fronte di centrodestra, nella scelta di Alessandrini che prima di entrare in consiglio regionale era assessore della giunta Latini, ha prevalso la linea del sindaco e di altri ambienti della Lega, rispetto a quello della commissaria cittadina e deputata Barbara Saltamartini che aveva spinto per l’ex sindaco di Otricoli Nico Nunzi. Nome questo che, a quanto sembra, non era gradito nemmeno alla presidente Tesei. Partita chiusa e sulla candidatura di Alessandrini mette il marchio lo stesso Matteo Salvini: “Siamo determinati a impegnarci sempre di più per il bene dell’Umbria nei Comuni, nella Regione e in Parlamento. Valeria Alessandrini è una delle tante donne di valore della Lega: sarà preziosa per lavorare nell’interesse dei cittadini e per mandare a casa al più presto il governo sbarchi, tasse e manette”.

Alessandrini E Alessandrini? Commento da chi tocca il cielo con un dito: “Orgoglio ed emozione: è quello che ho provato quando ho ricevuto da Matteo Salvini la notizia di essere la candidata del centrodestra alle elezioni suppletive del Senato che si terranno in Umbria domenica 8 marzo. Un ringraziamento al Segretario federale e alla Lega tutta per aver sostenuto la mia candidatura. E’ un riconoscimento che mi riempie di gioia, ma allo stesso tempo mi carica anche di forte responsabilità”. Questo il quadro della situazione. La campagna elettorale più ripartire. Piccola particolare ma non insignificante: in caso di vittoria di Alessandrini il primo dei non eletti risulta essere l’attuale assessore regionale Enrico Melasecche che se decidesse di dimettersi da consigliere darebbe spazio alla giovane Emanuela Puleletti da sempre vicina al senatore della Lega di Città di Castello, Augusto Marchetti. E la guerra interna nella Lega riprenderebbe, ma questa è tutta un’altra storia.

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