Il malumore della presidente Tesei

La presidente Tesei viene raccontata come più che indispettita per la bagarre ternana e si sarebbe convinta che la ricandidatura di Latini sarebbe il male minore. Ma ormai la giostra gira e nessuno sembra in grado di governarla. La prossima settimana a Palazzo Spada si deve approvare il Bilancio e mezza Lega è pronta a far mancare i numeri al sindaco. Urla, minacce e telefonate. Da Roma, tutti rassicurano tutti ma nessuno prende l’iniziativa per trovare una soluzione. Alla fine viene della riunione di sabato viene fatto circolare un comunicato che fa appello all’unità ma non si con chi: “In ogni Comune al voto in Umbria – scrivono – le forze di centrodestra si presenteranno compatte e senza divisioni, per continuare a dare quelle risposte che i cittadini meritano. Non ci sono diktat da parte di nessun partito e si lavora in maniera seria e unitaria per garantire ad ogni territorio una proposta valida, fatta di competenza e capacità, imperniata su valori condivisi e in linea con il progetto di centrodestra”. All’ultimo giro potrebbe spuntare il nome dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche. La soluzione sbloccherebbe anche l’eventuale ingresso in giunta regionale di un esponente del partito di Meloni. Ma siamo al pantano.

Centrosinistra in tilt

Ma se nel centrodestra non si ride, la situazione è surreale anche nel centrosinistra con autocandidati e nomi che spuntano giorno dopo giorno. Le primarie sembrano ormai archiviate e il candidato a sindaco non si capisce chi possa essere. Terni come laboratorio delle faide a destra e sinistra. Altro giro, altra corsa.