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Coronavirus, solo 6 nuovi casi in Umbria. Coletto: “Acceleriamo sulla vaccinazione degli over 60”

Il bollettino di lunedì 31 maggio della Regione Umbria continua a segnalare un trend in discesa. L'assessore: "Completiamo l'immunizzazione della fascia"

PERUGIA – Il bollettino di lunedì 31 maggio della Regione Umbria segnala appena 6 nuovi casi di Covid-19 su 794 tamponi presi in esame. per una percentuale di positivi pari allo 0,75%. Le guarigioni sono state 41. Non ci sono stati ulteriori decessi, per un totale che resta così a 1.401. Gli attuali positivi al virus in Umbria sono 1.523 (-35). Dall’inizio dell’epidemia sono state riscontrate 56.383 positività (+6).

Ricoverati. Sempre a lunedì,  le persone affette dal virus ricoverate negli ospedali umbri sono 70 (+2) di cui 6 (invariato) in terapia intensiva. Nel dettaglio dei nosocomi: Perugia 26 ricoveri (+1) di cui 5 (invariato) in intensiva; Pantalla 17 ricoveri (invariato), nessuno in intensiva; Terni 17 ricoveri (invariato) di cui 1 (invariato) in intensiva; Città di Castello 9 ricoveri (invariato), nessuno in intensiva; Foligno 1 ricovero (invariato), nessuno in intensiva. In isolamento fiduciario ci sono 1.498 persone (-63).

Vaccinazioni. A lunedì 31 maggio risultano somministrate 523.895 dosi di vaccino in Umbria (+6.038) pari al 97,12% delle dosi disponibili (539.415).

Over 60.  L’Umbria accelera sulla vaccinazione degli “over 60” dedicando tre giornate, a partire da oggi, per completare l’immunizzazione della popolazione di questa fascia di età che ha dato l’adesione: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiegando che “così come ribadito anche dal Commissario nazionale per l’emergenza, è necessario continuare a dare priorità alla messa in sicurezza delle persone fragili e over 60, le più esposte alle conseguenze negative del virus. A tal fine – ha detto Coletto – abbiamo deciso di coinvolgere ancora più attivamente i cittadini di questa fascia di età”.

Quote In tutto il territorio regionale quindi è stata definita una redistribuzione delle quote di vaccino secondo la disponibilità e le capacità operative dei punti vaccinali territoriali, in modo da destinare il vaccino nei punti vaccinali con maggiore adesione degli ultrasessantenni. Di conseguenza, potrebbe verificarsi che alcuni punti vaccinali esegiranno un numero di vaccinazioni più elevato rispetto allo standard ed altri invece, un numero inferiore.

Cittadini Per favorire la vaccinazione di questa categoria nel corso delle tre giornate dedicate, in alcuni distretti gli appuntamenti dei cittadini che rientrano nella fascia di età 69-60 e che hanno dato la propria adesione tramite il portale regionale, sono stati riprogrammati e notificati tramite sms. Il Piano regionale sta proseguendo in aderenza al piano nazionale: in Umbria è stato somministrato il 98,3 per cento delle dosi di vaccini Covid finora consegnate alla regione. Il dato più alto a livello nazionale secondo i dati aggiornati sul sito dedicato del Governo. Al pomeriggio di domenica 30 maggio sono state infatti inoculate 519.101 dosi delle 528.015 finora ricevute. La media nazionale è del 95,6 per cento di dosi somministrate.

Over 50 La vaccinazione degli ‘over 50’ partirà, in Umbria, dal 3 giugno e da martedì 1, in base alla disponibilità dei vaccini, coloro che hanno dato l’adesione riceveranno gli sms con tutte le indicazioni necessarie. Lo annuncia la Regione, ricordando inoltre che dal 31 maggio sono aperte le adesioni per la fascia dei cittadini tra 29 e 16 anni. La campagna vaccinale prevede un cronoprogramma di reclutamento progressivo delle coorti definite in base all’età, tramite preadesione. Successivamente alla raccolta dell’adesione, qualche giorno prima della somministrazione della prima dose di vaccino, si riceverà un messaggio con la data, l’orario e la sede in cui riceverà la dose vaccinale.

La scelta La scelta della preadesione, in un tempo preliminare alla successiva prenotazione con assegnazione dell’appuntamento, è per garantire ai cittadini appartenenti alla categoria designata in quell’arco temporale di accedere alla vaccinazione, prima delle categorie successive. Una scelta questa – spiega l’ente – che è alternativa alle cosiddette liste di riserva adottate da altre Regioni.

La riserva La riserva di posti, infatti, è commisurata alla disponibilità dei vaccini su base settimanale e alla numerosità totale della categoria da vaccinare. I posti che rimangono disponibili, dovuti alle mancate adesioni, vengono messi a diposizione per la categoria successiva, per la quale saranno già state avviate le adesioni. Quindi si prosegue con questo metodo anche per le categorie successive.  Gli appartenenti ad una categoria per cui sono state aperte le adesioni e che non abbiano aderito nell’arco temporale indicato, possono continuare a farlo e vengono gestiti progressivamente.

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