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Coronavirus in Umbria, l’appello ai medici in pensione: “Tornate, serve la vostra esperienza”

PERUGIA – L’ Azienda ospedaliera di Perugia, per contenere la diffusione del coronavirus, ha assunto in questi giorni numerose iniziative ad iniziare dalla ridefinizione dei percorsi di assistenza, con interventi per dotazione di nuovi spazi nelle degenze, rafforzando le strutture tecnologiche, ed ora disponendo la richiesta di intervento a professionisti “in grado di dare un importante contributo in area urgenze, emergenza”, come sottolinea in una nota il commissario straordinario Antonio Onnis.

Avviso A tale proposito l’ospedale di Perugia ha pubblicato un avviso pubblico per medici in quiescenza, specializzandi e operatori sanitari con specifici requisiti così come sono evidenziati nella domanda scaricabile sul sito www.ospedale.perugia.it.

Richiesta La richiesta di personale riguarda le quattro Aziende Sanitarie dell’Umbria e viene assicurato che le operazioni di selezione saranno effettuate in tempi rapidi e riguardano medici di numerose discipline. Nel dettaglio. Area della medicina diagnostica e dei servizi: Anestesia e Rianimazione, Radiodiagnostica. Area medica e delle specialità mediche: Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Malattie Infettive, Cardiologia, Pediatria, Medicina Interna, Oncologia. Area Chirurgica e delle specialità chirurgiche: Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Ginecologia e Ostetricia. Area di Sanità Pubblica: Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica. Possono partecipare coloro che sono in possesso di: Laurea in Medicina e Chirurgia; Diploma di Specializzazione nelle discipline oggetto della selezione; Iscrizione all’albo dei Medici di uno degli ordini provinciali italiani.

Ringraziamento Il commissario Onnis ha anche voluto nuovamente manifestare l’apprezzamento a tutti gli operatori sanitari della sanità, “apprezzandone le capacità di adeguamento alla situazione d’emergenza che ha costretto a provvedimenti straordinari, presi anche al fine di contigentare l’accesso in ospedale per la tutela sia degli operatori che dei cittadini, provvedimenti, viene infine evidenziato nella nota, che sono stati da subito condivisi da tutti i professionisti”. 

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